La Sicilia e il Giappone, l’opera dei pupi e il bunraku, il genere nipponico di teatro di figura più noto e rappresentativo.
Due universi paralleli, verrebbe da pensare, vista la differenza sostanziale. Eppure, al di là delle distinzioni formali, della lontananza storica e geografica la loro lettura in parallelo consente di cogliere analogie significative sul piano delle finalità teatrali.
Ne parleranno Rosario Perricone (direttore del Museo delle Marionette) e Matteo Casari (Università di Bologna) domani, martedì 27 giugno alle 11 nel corso dell’incontro Corpo a corpo. Operatori e marionette a confronto tra Opera dei pupi e Bunraku nella Sala rossa del Centro Umberto Eco di Bologna (via Marsala, 26).
Dopo aver fornito le coordinate storico-estetiche dei due linguaggi scenici, l’incontro, in presenza e online si concentrerà principalmente sulla peculiare compresenza di organico e inorganico, di umano e artificiale che si determina nel rapporto tra operatori e marionette.
In questo corpo a corpo, in questa danza a volte mostrata al pubblico altre tenuta celata, risiede uno dei fattori determinanti che fanno di questi teatri espressioni altissime di bellezza ed emozione.
Dettagli Zoom: https://zoom.us/j/91738809963?pwd=WnU0QXV3OEVCU25XSW52ZEVidzNmZz09
ID della riunione: 917 3880 9963
Codice di accesso: 525695
Link al sito dell’Università di Bologna: https://dfc.unibo.it/it/eventi/corpo-a-corpo-operatori-e-marionette-a-confronto-tra-opera-dei-pupi-e-bunraku
Rosario Perricone insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle arti di Palermo ed è cultore della materia di Storia delle tradizioni popolari all’Università degli Studi di Palermo, dove è stato professore a contratto dal 2002 al 2010 alla la Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in BeniDea. Inoltre, è direttore del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo e del Festival di Morgana. Rassegna di pratiche teatrali tradizionali; è presidente e coordinatore scientifico dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e segretario generale dell’Associazione Folkstudio. Dal 1993 ad oggi ha effettuato numerosi rilevamenti sul terreno con mezzi audio-visivi, privilegiando l’indagine del ciclo della vita, dei cicli festivi e delle performance rituali nella tradizione popolare siciliana e ha curato diversi volumi e documentari sulle tradizioni popolari.
Matteo Casari è professore associato all’Università di Bologna dove insegna Teatri in Asia (laurea Magistrale in Musica e Teatro) e Culture performative dell’Asia (Dams). Si occupa prevalentemente di tradizioni teatrali asiatiche, in particolari del Giappone dove ha condotto alcune ricerche sul campo. È autore di varie pubblicazioni tra monografie, curatele e saggi e ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali. È direttore scientifico della rivista “Antropologia e Teatro” e coordina il gruppo di ricerca interdisciplinare Performing robots (Università di Bologna).