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Ex tirocinanti avviso 22, 189 pratiche con intoppi burocratici è senza futuro lavorativo

Da Oreste Lauria portavoce regionale dei tirocinanti dell’avviso 22 della regione siciliana.

Martedì 20 giugno si è tenuta in aula all’Ars l’interrogazione parlamentare dell’avviso 22 della regione siciliana.

1.741 tirocinanti, 1.70 le assunzioni la restante parte di 1.555 rimasti disoccupati dopo il tirocinio svolto.

Tirocini formativi Da 6 a 12 mesi per 500 euro mensili pagabili con cadenza bimestrale. 

Non appartenendo ad una bandiera politica dell’attuale governo regionale né essendo stati bacino elettorale di voti di qualcuno, ogni giorno che passa perdiamo sempre più la fiducia nella politica regionale siciliana ed in una classe dirigente poco chiara nel dare risposte ai fabbisogni di tutti i giorni, e che vengono meno ai diritti di questa povera regione Sicilia.

Quasi tutti in campagna elettorale sono stati pronti a promettere posti di lavoro, però nessuno dei candidati a provato a risolvere il problema dei pagamenti e del futuro dei tirocinanti. 

Noi abbiamo  partecipato a questo bando regionale per poi essere assunti, ma purtroppo siamo rimasti senza futuro.

Vogliamo una politica eccellente che crei occasioni di occupazione e non solo manodopera giovani e meno giovani sfruttata da enti pubblici e ed aziende private, vogliamo le politiche attive del lavoro che creino opportunità finalizzate all’assunzione e non  solo beneficii a costo zero per le aziende ed enti pubblici accreditati con la regione Sicilia.

Siamo stanchi delle solite barzellette e promesse politiche elettorali, noi tirocinanti Siciliani ci sentiamo presi in giro, non c’è il buon senso di ascoltarci e capire le nostre reali esigenze.

Vogliamo risposte immediate a questo calvario dei pagamenti e un futuro dignitoso per noi, siamo stati abbandonati a noi stessi, pensiamo che questo tirocinio formativo non è servito a niente e che tutto è ritornato come prima, cioè lavoratori disoccupati e questo è la prova fallimento della politica regionale.

Martedì 20 giugno si è tenuta al Parlamento regionale siciliano l’ennesima perdita di tempo per i tirocinanti dell’ Avviso 22.

L’ interrogazione parlamentare richiesta è fatta martedì scorso da un deputato della lega è stata come sempre pressochè inutile, infatti dopo averla visionata in diretta con l’aula all’Ars, io come portavoce sono rimasto basito e vorrei esporre qui il perchè delle mie considerazioni in merito. 

Nonostante le promesse assunte e pronunciate ai media dopo ripetute richieste sollevate dal sottoscritto alle varie testate giornalistiche il problema persiste da 3 anni e mezzo per quei  tirocinanti che iniziarono il tirocinio nell’anno 2019 e del 2020 e che purtroppo ancora oggi le 189 pratiche di pagamento sono ferme alla Regione per degli intoppi burocratici ed amministrativi.

La vicenda è stata gestita con poca chiarezza e trasparenza da parte delle istituzioni della politica regionale siciliana 

Noi tirocinanti ci sentiamo presi in giro e abbiamo perso la fiducia delle istituzioni della politica regionale siciliana, nessuno degli interpellati ci  racconta la verità sull’avviso 22, nessuno si assume la responsabilità dell’accaduto nonostante come Portavoce dei tirocinanti abbia ripetutamente chiesto una soluzione per quelle pratiche che rischiano di non essere liquidate dalla regione siciliana è stata calpestata più volte la dignità dei tirocinanti, la politica non può più esimersi di dare delle risposte certe, e sono un branco di irresponsabili ed incompetenti. Aggiungo che ad oggi non è stata prevista una politica reale di occupazione per i più di mille tirocinanti che hanno partecipato all’Avviso 22.

Noi chiediamo di essere assunti dalla Regione siciliana come già è stata fatto altre volte per dipendenti a tempo determinato della Regione che poi sono stati integrati. Del resto lo stesso Presidente della Regione siciliana Renato Schifani rilasciando le interviste nella campagna elettorale scorsa aveva messo tra le priorità del suo nuovo governo proprio l’occupazione giovanile. 

(La mia priorità è mettere i nostri giovani nelle condizioni migliori per avere un lavoro sicuro e dignitoso) lo ha pubblicato anche nella sua pagina Facebook il 13 settembre 2022.

Allora quale migliore occasione se non quella dei tirocinanti? Abbiamo sia le qualifiche che l’esperienza lavorativa per non essere trattati come figli di serie B.

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