Una vera esplosione di gioventù, gioia e colori. Tutto questo è stata “L’ultima campanella”, la festa di fine anno scolastico organizzata dal Comune, con la partecipazione di tutte le scuole di ogni ordine e grado, nel Parco Urbano.
Grazie all’animazione di “Color party”, tutti gli Istituti si sono cimentati in coreografie e canti.
Belle le esibizioni anche dei più piccoli, con i bambini del I e del II Circolo splendidi rispettivamente nella coreografia “Ritmi danzanti nello sport” e nell’esibizione strumentale “Coro della scuola”.
Poi i più grandi con la coreografia della Scuola media “Non Sballo .. Ballo e mi diverto” e nelle ensemble “Quando moru faciti ca non moru” ed “I cento passi”.
Semplicemente favolosi i ragazzi delle scuole superiori con l’Istituto Benedetto Radice che ha fatto esibire i ragazzi del gruppo “Radice a Sud” che tanto successo sta riscuotendo non solo a Bronte, mentre l’Istituto Ven. Ignazio Capizzi si è esibito nelle coreografie di “Greese” e “Samba” e poi dando prova di grandi capacità con il “Coro del Capizzi”.
“L’ultima campanella – ha affermato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria De Luca – voleva essere una grande festa della scuola per coinvolgere tutti gli studenti dai più piccoli ai più grandi in una kermesse che desse sfogo alle loro manifestazioni artistiche e comunicative. Tutti percorsi che, accanto ai naturali processi formativi, concorrono alla loro crescita”.
E così è stato spettacolo puro.
“Esatto! – continua – l’assessore De Luca – Ognuno di loro, nel rispetto delle proprie competenze, ha espresso tutte le emozioni vissute in un anno scolastico attraverso coreografie, canti e balli. Una festa colorata cui con piacere ha partecipato anche la popolazione. Nel Parco urbano, infatti, insieme a circa 2000 studenti c’erano tanti genitori e cittadini”.
Soddisfatto anche il sindaco Pino Firrarello: “Una vera esplosione di gioia. –infatti ha aggiunto – I ringraziamenti vanno agli Istituti scolastici, all’assessore De Luca e a tutti coloro che hanno lavorato per questa festa, senza ovviamente dimenticare i ragazzi, veri protagonisti”.