Oggi, 15 giugno, è la Giornata mondiale per la Prevenzione degli abusi sugli anziani.
Questa parte di popolazione è la rappresentazione di una società distratta, egoista e poco incline a prendersi cura degli altri.
Fanno i conti con la povertà, con l’isolamento sociale, con la difficoltà ad accedere alle cure. Rischiano di morire da soli o peggio, in alcuni casi, chiusi in RSA, contro la loro volontà.
Intervenire si può grazie ad una rivalutazione di alcuni sistemi legati al welfare, oltre alla sensibilizzazione da mettere in circolo.
L’abuso sugli anziani costituisce una violazione dei diritti umani, ed è aumentata in seguito alla pandemia.
Nonostante questo dato problematico, il tema dell’abuso sugli anziani è assente dall’agenda politica internazionale, nazionale, regionale.
Combattere l’ageismo, cioè la discriminazione nei confronti di una persona in base alla sua età è una priorità, oggi dunque è una giornata importante per aumentare la consapevolezza e combattere un fenomeno inaccettabile e diffuso che colpisce le persone anziane.
Sono patrimonio della nostra società, è responsabilità di tutti combattere l’abuso sugli anziani e creare un ambiente sicuro e rispettoso.
Un patto tra governo regionale, società civile, comunità tutta è possibile.
Dunque l’appello alla politica affinché programmi azioni che mirino alla prevenzione e alla protezione degli anziani ma che promuovano anche la necessaria consapevolezza che senza gli anziani, senza il rispetto alla dignità della persona non ci può essere società più giusta ed empatica.