Formazione: Uos Formazione e Uoc Coordinamento Asp Messina organizzano nella Cittadella della salute (ex Mandalari) l’evento ‘Un approccio multidisciplinare per una visione personalizzata della patologia”, per rivedere i modelli clinici secondo le risposte diverse alle terapie tra i due sessi
L’Asp di Messina organizza per il prossimo martedì 13 giugno, a partire dalle 9, nell’aula ‘Mannino’ della Cittadella della salute (ex Mandalari), l’importante evento formativo ‘Un approccio multidisciplinare per una visione personalizzata della patologia’. L’incontro, organizzato dall’Uos Formazione, coordinata dalla dott.ssa Flavia Alessi, e dall’Uoc Coordinamento Staff, della quale è direttore il dott. Giancarlo Quattrone, ha come responsabile scientifico il dott. Antonio Milici, componente tavolo tecnico regionale Medicina di genere. Il Corso ha come obiettivo quello di individuare e valutare le differenze delle risposte ad alcune terapie tra i due sessi per rivedere poi i modelli clinici.
La medicina di genere si sta imponendo sempre più come una realtà della clinica e della ricerca moderna. Aprendo la strada alla medicina personalizzata. Ormai è acclarato che vi è una diversa espressività delle varie malattie negli uomini rispetto alle donne. Pertanto, si dovrà andare sempre più a valutare il sesso nelle manifestazioni patologiche e negli aspetti terapeutici. Queste diverse reazioni alle malattie dipendono dal fatto che le donne hanno un sistema immunitario più potente, che consente alle stesse di vivere più a lungo. Per questo hanno anche il doppio della prevalenza delle malattie autoimmuni (sclerosi multipla, tiroiditi, artrite reumatoide ecc.). Inoltre, gli assetti ormonali sono totalmente diversi nei due sessi, visto che le femmine hanno anche i cicli mestruali. Come pure il sistema nervoso ha diverse peculiarità legate al sesso. Pertanto le malattie in generale e quindi anche la medicina genere specifico, vanno considerate e lette in termini di rete tra i vari sistemi fisiopatologici ed organi. Per cui si rende necessario il coinvolgimento di varie figure e specialisti nelle valutazioni etiopatogenetiche e terapeutiche. Vanno anche considerati aspetti culturali economici e sociali che contraddistinguono i due sessi.
La ricerca e la clinica ci spingono a valutare le peculiarità esistenti tra i due sessi. Ormai le evidenze e le differenze fisiopatologiche tra uomini e donne ci impongono di rivedere i modelli clinici. Pertanto la conoscenza della specificità legata al sesso del sistema immunologico, endocrinologico del sistema nervoso diventa imprescindibile per avere un approccio quanto più oggettivo alla malattia. Quindi è fondamentale far conoscere le varie sfaccettature dei sistemi degli organi in relazione al sesso. Importante diventa quindi favorire l’approccio a rete nella valutazione della fisiopatologia delle malattie. Che deve necessariamente portare ad una integrazione dei saperi e delle professionalità dei vari specialisti. Per cui esaminando una malattia di un paziente più professionalità dovranno essere chiamati nella diagnosi e terapia anche in un’ottica di genere L’obiettivo è creare un nuovo modello di approccio alla salute che guardi la patologia da più punti di vista, frutto della sinergia ed una efficace collaborazione tra competenze sanitarie specialistiche per una sintesi diagnostico – terapeutica orientata alla medicina personalizzata. Durante il Corso, sono previsti i seguenti interventi: ‘Le malattie di genere’ da parte del dott. Giuseppe Farina; ‘Aspetti epigenetici di genere’ tenuto dal dott. Domenico Mallamace; ‘La patologia diabetica e tireopatie, differenze di genere’ coordinato dal dott. Carlo Casile; ‘Cardiologia di genere’ con l’ intervento del dott. Antonino Lo Cascio e ‘la Psichiatria di genere’ a cura del dott. Antonio Milici.