Si presenta a Roma il nuovo numero di Antropologia Museale. A Palermo ultimo appuntamento con Multiversity
e con i tavoli tematici della Rete dell’Opera dei Pupi. E, mentre al Museo si parla di improvvisazione con Gianni Gebbia,
i pupi danno battaglia in città e fuori porta
A Roma il nuovo numero di Antropologia Museale, La DEA al MiC
Una giornata di studi su Tutela, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio demoetnoantropologico e immateriale in ambito nazionale si svolgerà domani, lunedì 29 maggio dalle 9 alle 16 allaSala Conferenze “Diego Carpitella”dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, a Roma.
In questa occasione sarà presentato il numero 44 della rivista Antropologia Museale dal titolo La DEA al MiC, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino, che contiene saggi scritti da funzionari demoetnoantropologi. Attraverso la presentazione di casi affrontati nei territori, uffici o musei di competenza, restituiscono un primo bilancio delle attività svolte a partire dalle prime assunzioni tramite concorso, nel 2017, nelle fila di questo profilo disciplinare. La tavola rotonda sarà introdotta da Vincenzo Padiglione (direttore di Antropologia Museale) e Rosario Perricone (direttore responsabile di Antropologia Museale) e moderata da Rossana Di Lella (Museo delle Civiltà) e Valeria Trupiano (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale).
Multiversity, ultimo incontro sulla transmedialità
Ultimo incontro per il ciclo di seminari delMuseo Pasqualino, Multiversity – Un itinerario tra i confini dei media e dei nuovi ecosistemi culturali, ideato da Stefano Montes (Università di Palermo).
L’obiettivo è incrociare sguardi e trascorsi diversi, ma convergenti, tra studiosi e professionisti del settore, per riflettere sugli aspetti semiotici e antropologici relativi alle reti di comunicazione e di significazione interculturali. Ci si soffermerà sugli effetti che queste reti hanno sugli individui, sulla percezione del proprio sé e sui relativi cambiamenti sociali in corso nel mondo contemporaneo.
Martedì 30 maggio, dalle 10 alle 13, il Museo delle Marionette ospiterà l’ultima sessione, diretta da Davide Truchlec e Salvatore Giusto: Trans-medialità, mobilità sociale ed estetica criminale nell’Italia contemporanea.
Interverranno Salvatore Giusto, Chiara Feliciani, Cosimo Sidoti, Sciame e Angelo Faraci.
Al Pasqualino, Calvino e la matematicacon la Dante Alighieri di Palermo
È Italo Calvino e la matematica il tema della conferenza organizzata dalla Società Dante Alighieri di Palermo in occasione del centenario della nascita dello scrittore.
La conferenza, tenuta da Elena Toscano (docente di Analisi numerica all’Università di Palermo) si terrà al Museo Pasqualinomartedì 30 maggio alle 18. IntrodurràDomenica Perrone.
Rete dell’Opera dei pupi, ultimo appuntamento con i tavoli tematici
su promozione, sostenibilità e turismo
Sono tre i tavoli tematici organizzati dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS come referente della Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi.
Già nel corso dei primi due si è discusso con l’obiettivo di tradurre in azioni concrete le raccomandazioni individuate nel Piano delle Misure di salvaguardia, che l’Associazione ha redatto nel 2020 per il Ministero della Cultura e che nel 2022 ha ricevuto dal Consiglio d’Europa lo European Heritage Award / Europa Nostra Award. I tavoli tematici nascono dunque per rafforzare il legame tra gli attori del processo di tutela di un patrimonio comune preziosissimo, che deve ancora fronteggiare molte sfide, e contribuiranno alla definizione di un piano strategico particolareggiato.
Il terzo e ultimo incontro, mercoledì 31 maggio alle 15 al Museo Pasqualino, ha come tema L’opera dei pupi: promozione, sostenibilità e turismo e rientra tra le attività organizzate dal Museo per il ventesimo anniversariodella Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003.
L’aumento della visibilità, che ogni attività di promozione comporta, deve accompagnarsi, nella prospettiva della salvaguardia del patrimonio immateriale, a una forte attenzione al principio della condivisione dei benefici con le comunità patrimoniali. Èfondamentale una relazione tra salvaguardia del patrimonio culturale e sviluppo sostenibile che preveda e incoraggi uno sviluppo economico inclusivo, invitando a impegnarsi in attività di promozione e awareness raising in contesti che favoriscano la comunità nella sua interezza. In termini disostenibilità, un intero capitolo della Convenzione del 2003 è dedicato al rapporto tra patrimonio immateriale e sviluppo sostenibile, mentre le Direttive Operative si soffermano in particolare sull’impatto del turismo sulla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e viceversa invitando ad “assicurarsi che le comunità, i gruppi e gli individui coinvolti siano i primi beneficiari di ogni forma di turismo associato al loro patrimonio culturale immateriale, promuovendo il loro ruolo guida nella gestione di tale turismo”.
Il tavolo tematico si occuperà dunque della sostenibilità attraverso uno sviluppo turistico integrato, responsabile e valoriale, basato sui principi della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale UNESCO e sull’Opera dei pupi.
Dell’improvvisazione, Gebbia e il suo sax… dialogano con Duranti
Si chiama Dell’improvvisazione l’incontro che si terrà giovedì 1 giugno alle 17 al Museo Pasqualino. Alessandro Duranti(Università della California) dialogherà con il musicista Gianni Gebbia e… con il suo sax.
Introdurranno il direttore del Museo delle Marionette, Rosario Perricone, e Gianfranco Marrone (Università di Palermo); concluderà Dario Mangano(Università di Palermo).
Quello di “improvvisazione” – l’arte di comporre nell’atto stesso di eseguire, e quindi, in senso più generale, di progettare nel momento in cui si realizza – è un concetto affascinante. Applicabile a moltissimi ambiti dell’esistenza, trova nella musica, e in particolare, nel jazz, non soltanto una delle realizzazioni più felici ma addirittura la possibilità di una teorizzazione. Mettere insieme un antropologo del linguaggio della UCLA come Alessandro Duranti e un virtuoso del sax come Gianni Gebbia, allora, diventa un’occasione non soltanto per parlare di musica ma anche di tutto ciò di cui la musica può parlare.
Ad Acireale i Grasso con Aci e Galatea
Nuovo spettacolo della rassegna Domenica al teatro della Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso in collaborazione con il Museo Pasqualino, ospitata dal Comune di Acireale.
Domenica 4 giugno alle 19.45, il Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci ospiterà lo spettacolo Tra mito e leggenda, Aci e Galatea, liberamente tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. L’ingresso è gratuito.
La leggenda narra di Polifemo, ciclope che abitava l’Etna con i fratelli, solitari e giganteschi pastori dal grande occhio, figli del dio Poseidone. Il ciclope era invaghito della nereide Galatea, figlia delle divinità marine Doride e Nereo, che invece amava un pastorello, di nome Aci. Il giovane, che ricambiava l’amore della ninfa, era figlio di Fauno, divinità campestre, e di Simetide, divinità del fiume, ed era nipote del vecchio Simeto. Una sera, al chiarore della luna, il ciclope vide i due innamorati in riva al mare baciarsi. Accecato dalla gelosia decise di vendicarsi. Galatea, per fuggire dal ciclope, si tuffò in mare, ma Polifemo prese un grosso masso di lava e lo scagliò contro Aci schiacciandolo. La ninfa, accorse subito ad aiutare il suo amato e pianse le sue lacrime sopra il corpo esanime e martoriato di Aci. Giove e gli dèi ebbero pietà dei due amanti e trasformarono il sangue di Aci in un fiume che, scorrendo fino a mare, si ricongiungerà per sempre alla sua amata ninfa Galatea.
Il programma completo al link: https://bit.ly/43WBTHN
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Compagnia Turi Grasso. La compagnia, che opera da quasi sessant’anni, fu fondata da Turi Grasso (Acireale, 1933) agli inizi della sua attività artistica di puparo, nel 1963. Dopo aver svolto molteplici lavori nel campo dell’artigianato, all’età di sedici anni Turi si accosta per la prima volta all’Opera dei pupi, assistendo agli spettacoli del puparo Emanuele Macrì, ad Acireale. Ben presto il giovane inizia a lavorare come manovratore con Macrì ed emerge la sua vocazione per l’Opera dei pupi. Egli partecipa a numerose tournée in Italia e all’estero al fianco del maestro da cui apprende l’arte. Dopo dieci anni di collaborazione, Turi decide di mettersi in proprio. Costruisce i materiali di scena aiutato dalla moglie Venera e nel 1963 inizia a rappresentare gli spettacoli con la sua compagnia. Oggi il gruppo di manovratori e collaboratori che compone la compagnia coinvolge prevalentemente la famiglia di Turi, cui cugini e i nipoti, tutti membri dell’Associazione che affiancano il Maestro sia in spettacoli di tradizione ma che di nuova concezione.
Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo
Sono ormai di casa perché ogni giorno si esibiscono, raccontando storie di guerre, amori e incanti. Sono i pupi del Museo Pasqualino,ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabatoalle 17 in Sala teatro.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, autore di Storia dei paladini di Francia, prendono vita come per incanto battaglie, amori, sortilegi, personaggi fantastici e prodigi senza tempo.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)