La Regione dovrà assumere un giovane concorrente
La Regione Siciliana ha bandito un concorso per l’assunzione di 537 unità di personale a tempo pieno e indeterminato (categoria D) volto al potenziamento dei Centri per l’Impiego della Sicilia.
Di tali posti, ben 119 sono relativi al profilo CPI –SAM “Specialisti amministrativo contabile”.
Il bando del suddetto concorso ha previsto una prima preselezione dei candidati sulla base dei titoli posseduti ed una successiva prova scritta per la quale è stata prevista, ai fini del superamento, una soglia minima di punteggio pari a 21 punti.
Il dott. M.M., di 32 anni e residente a Palermo, essendo in possesso di tutti i requisiti ed i titoli richiesti, ha presentato la propria domanda di partecipazione al concorso in parola.
Nel mese di maggio del 2022 si sono svolte le prove della procedura concorsuale, cui prendeva parte anche il dott. M.M..
La Commissione ha assegnato al compito del suddetto concorrente un punteggio pari a 20,85, a fronte dei 21 punti richiesti per il superamento della prova scritta, e conseguentemente non lo ha inserito nell’elenco dei soggetti idonei.
Il dott. M.M., ritenendo erronea la valutazione della Commissione, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha proposto un ricorso innanzi al Giudice Amministrativo.
Con il suddetto ricorso, gli Avv.ti Rubino e Impiduglia, hanno evidenziato come – secondo consolidato orientamento giurisprudenziale – ciascun quesito a risposta multipla deve prevedere con certezza una risposta univocamente esatta e hanno, altresì, rilevato l’erroneità dalla valutazione data dalla Commissione di concorso ad alcune risposte fornite dal candidato.
I difensori del dott. M.M. hanno, inoltre, rilevato che all’esito della procedura selettiva in oggetto sono rimasti non assegnati ben 38 posti che l’Assessorato Regionale intenderebbe coprire procedendo all’indizione di una nuova procedura concorsuale.
IL TAR Palermo, condividendo le tesi sostenute dagli Avv.ti Rubino e Impiduglia, ha accolto il ricorso, rilevando come uno dei quesiti sottoposti ai candidati (e vertente in materia di informatica) non recasse una risposta univocamente corretta.
In esecuzione della suddetta sentenza, l’Amministrazione Regionale dovrà procedere all’assunzione del ricorrente, a favore del quale era già stato accantonato un posto in esecuzione dell’ordinanza cautelare favorevole al candidato resa dal CGA.