Il ricordo di Bruno Latour con Abitare la terra
il mastro giocattolaio Roberto Papetti insegna a giocare con le cassette di frutta
Domenica al Museo partecipa al Maggio dei Libri con la lettura ad alta voce
di Orlandino e il cunto di Mancuso a ingresso gratuito
Abitare la terra, al Pasqualino incontro con il giornalista di Le Monde,
Nicolas Truong, in ricordo di Bruno Latour
Si chiama Abitare la terra. Omaggio a Bruno Latour l’incontro che si terrà al Museo Pasqualino martedì 2 maggio alle 16.
Un’iniziativa attraverso cui il Museo rende omaggio a Bruno Latour, uno dei più grandi intellettuali francesi del nostro tempo, recentemente scomparso.
L’incontro con Nicolas Truong (giornalista di Le Monde) sarà introdotto da Eric Biagi(direttore dell’Institut Français Palermo). Interverranno Gianfranco Marrone(semiologo) e Rosario Perricone(antropologo e direttore del Museo delle Marionette), modererà Salvatore D’Onofrio(antropologo).
Seguirà una conferenza di Nicolas Truong, sulle tematiche più attuali trattate da Latour lungo tutto l’arco della sua esistenza.
Dopo avere varcato una nuova epoca geologica, l’Antropocene, che cosa significa essere di questa terra? Il pianeta ha mutato le proprie condizioni soprattutto in seguito a un massiccio intervento dell’uomo: oggi sono richieste nuove sensibilità collettive, un mutamento di atteggiamento. Come, ad esempio, deve porsi la politica nei confronti del riscaldamento globale?
In un mondo in cui si profila una “guerra di approvvigionamento alle risorse”, la riflessione di Latour – ripresa da Nicolas Truong – intreccia intelletto, scienza e coscienza.
Nel corso dei lavori saranno proiettati tre estratti sottotitolati in italiano dell’intervista realizzata con Bruno Latour realizzata dal giornalista di Le Monde.
Tra media ed ecosistemi culturali, ecco il ciclo di seminari Multiversity
Si chiama Multiversity – Un itinerario tra i confini dei media e dei nuovi ecosistemi culturali il nuovo ciclo di seminari ideato daStefano Montes (Università di Palermo) che inizierà martedì 2 maggio al Museo Pasqualino.
L’obiettivo è incrociare sguardi e trascorsi diversi, ma convergenti, tra studiosi e professionisti del settore, per riflettere sugli aspetti semiotici e antropologici relativi alle reti di comunicazione e di significazione interculturali. Ci si soffermerà sugli effetti che queste reti hanno sugli individui, sulla percezione del proprio sé e sui relativi cambiamenti sociali in corso nel mondo contemporaneo.
Martedì 2 maggio al Museo delle Marionette, dalle 10 alle 13, Davide Truchlec e Stefano Montes coordineranno il tema Internet, nuovo polo di scambio culturale e piazza virtuale. InterverrannoLorenzo Pietroletti (La comunicazione pubblicitaria dell’audiovisivo: dal passaparola al social network), Simone Malaspina (Ripensare gli spazi della critica) e Davide Accardi (Il problema dell’astronomo: potenzialità e criticità del metaverso).
Mercoledì 3 maggio, sempre al Museo dalle 10 alle 13, si parlerà di Metadiscorso e nostalgia nell’ecosistema Netflix. Coordinerà Davide Truchlec, interverranno Dario Dentaed Enrico Lo Coco.
Se le cassette di frutta e verdura diventano giocattoli: Papetti al Pasqualino
Come fa una cassetta di legno a diventare un gioco, a richiamare una tradizione?
A raccontarlo sarà il “mastro giocattolaio” Roberto Papetti, sabato 6 maggio alle 16 al Museo, nel corso dell’incontro Lego legno.
Costruita in modo che alla fine dell’uso possa essere rotta senza fatica, la cassetta di legno può essere riutilizzata invece molte volte prima di essere buttata tristemente per strada senza ritorno. Nel corso dell’incontro, aperto al pubblico, Papetti mostrerà come si può piacevolmente passare il tempo a costruire i più disparati oggetti di legno per realizzare animaletti e figure tridimensionali. Ogni oggetto sarà accompagnato da notizie storiche, narrazioni, curiosità, cercando di dimostrare quanto sia importante riappropriarsi della manualità, esclusa e non più prevista dalla maggior parte dei programmi educativi e formativi.
Roberto Papetti costruisce da molti anni giocattoli per bambini che si riconnettono ai giochi di tradizione di tutti i popoli della terra, riscattando un mondo impoetico esteriore di scarti e rimasugli, in pretesti per riflettere su problemi ecologici e sul senso di abitare la terra con garbo e dolcezza.
Ha diretto per 35 anni il centro di sperimentazione didattica e di ecologia per bambini-La Lucertola, del comune di Ravenna, e il Tintinnabula – Giocattolo-Museo.
La Domenica al museo partecipa al Maggio dei libri: ingresso gratuito
per la lettura ad alta voce di Orlandino, poiil cunto di Enzo Mancuso
La domenica è il giorno che, ormai per tradizione, il Museo Pasqualino dedica ai piccoli visitatori e alle loro famiglie. A cominciare dal mattino, con la rassegna, nuova di zecca, Domenica al Museo. Fino al 28 maggio, tutte le domeniche, al Museo prenderà il via un ricco programma in cui si alterneranno laboratori, spettacoli, letture ad alta voce di fiabe, racconti e avventure.
Domenica 7 maggio, alle 11, in occasione delMaggio dei Libri, a cui le Edizioni Museo Pasqualino partecipano, sarà la volta della lettura ad alta voce del terzo episodio dei Paladini di Francia, il prezioso volume scritto da Antonio Pasqualino e pubblicato dalle Edizioni. Cristina Stassi e Guglielmo Pasqualino daranno vita al terzo e ultimo episodio: Orlandino. Nato in una grotta come Gesù, il piccolo Orlando ebbe tre doni:nessuno avrebbe potuto combatterlo senza aver paura, nessuno avrebbe potuto resistergli più di tre giorni, nessuno avrebbe potuto tagliare le sue carni. Qualcuno dice che ebbe i doni da San Giorgio e dalle fate alla nascita. Questo è il racconto del più valoroso dei paladini di Carlo Magno.
Seguirà un altro appuntamento da non perdere: il cunto di Enzo Mancuso.
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti
italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione
strategica, trasmissione, valorizzazione”.
L’ingresso è gratuito
Torna al programma completo: https://bit.ly/3XkSBMF
Al teatro, ad Acireale, con la Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso
Dal 7 maggio al 4 giugno, il Comune di Acireale ospiterà la rassegna Domenica al teatro della Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso in collaborazione con il Museo Pasqualino.
Domenica 7 maggio alle 19, alla Sala Musumeci della villa Belvedere di Acireale, andrà in scena Gli amor d’Angelica, d’Orlando la pazzia (dall’Orlando Innamorato, dal Furioso e dalla tradizione dell’opra dei pupi di Acireale).
Alla corte di Carlo imperatore, Angelica e il fratello Argalia sfidano i prodi di Francia. E mentre il re Galafrone, loro padre, muove l’esercito alla conquista di Parigi, Angelica con astuzia e inganni tenta di fare prigionieri i cavalieri di Carlo Magno, alcuni dei quali si invaghiscono di lei. Orlando, Rinaldo e Ferraù si scontrano in duello per ottenere le grazie della bella principessa, che intanto concede il suo amore al fante Medoro. Quando Orlando scopre i due amanti, la pazzia pervade il suo animo. Compie gesta disumane, fin quando Astolfo, per volontà divina, in groppa all’Ippogrifo, va sulla luna a riprendere quel senno che il Conte aveva smarrito per Angelica
Il programma completo al link: https://bit.ly/43WBTHN
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Compagnia Turi Grasso. La compagnia, che opera da quasi sessant’anni, fu fondata da Turi Grasso (Acireale, 1933) agli inizi della sua attività artistica di puparo, nel 1963. Dopo aver svolto molteplici lavori nel campo dell’artigianato, all’età di sedici anni Turi si accosta per la prima volta all’Opera dei pupi, assistendo agli spettacoli del puparo Emanuele Macrì, ad Acireale. Ben presto il giovane inizia a lavorare come manovratore con Macrì ed emerge la sua vocazione per l’Opera dei pupi. Egli partecipa a numerose tournée in Italia e all’estero al fianco del maestro da cui apprende l’arte. Dopo dieci anni di collaborazione, Turi decide di mettersi in proprio. Costruisce i materiali di scena aiutato dalla moglie Venera e nel 1963 inizia a rappresentare gli spettacoli con la sua compagnia. Oggi il gruppo di manovratori e collaboratori che compone la compagnia coinvolge prevalentemente la famiglia di Turi, cui cugini e i nipoti, tutti membri dell’Associazione che affiancano il Maestro sia in spettacoli di tradizione ma che di nuova concezione.
Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo
Un punto fermo nella programmazione del Museo Pasqualino: l’appuntamento quotidiano con i pupi.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, gli episodi della Storia dei paladini di Francia rivivonoogni lunedì alle 11, da martedì a sabato alle 17 nella sala teatro del Museo.
Colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il magoMalagigi accoglieranno il pubblico di tutte le età con un’unica indicazione: vietato non sognare.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)