sabato, Novembre 23, 2024
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Lannino(Italia Viva): “crisi terzo polo? Capricci personali e chiacchiere da bar non fermano il progetto riformista siciliano”

«La crisi del Terzo Polo? Non è per la Sicilia motivo di preoccupazione: Italia Viva nella nostra isola non si ferma: anzi, per essere precisi, non ha mai frenato il passo». Lo dichiara Roberto Lannino, Responsabile dell’Iniziativa Politica di Italia Viva Sicilia, a pochi giorni dalla rottura del progetto del Terzo Polo con Calenda. «Oltre quella palude in cui purtroppo siamo stati trascinati da un leader di partito – con la “l” minuscola, per rispetto dei tantissimi amici di Azione – rimane la Politica. Quella militante, quella che non si vergogna a scendere in piazza per coinvolgere persone da est a ovest dell’isola, a Palermo, Messina, Mazara del Vallo, Augusta e Mineo, a poche ore da una crocifissione mediatica di cui certamente non andiamo fieri e che non meritavamo».
«Italia Viva è e continua ad essere “viva”», sottolinea Lannino, ricordando «il lavoro costante del Coordinamento Regionale, che ha trainato le tante iniziative già portate avanti ed hanno in cantiere nuovi eventi in tutta l’isola: autonomia differenziata, disabilità, sanità, lavoro, rifiuti, istruzione e tanto altro ancora». Un pensiero alle giovani generazioni che avranno l’opportunità di partecipare prossimamente ad un’iniziativa culturale tutta siciliana: «Torneremo presto con la Scuola di cultura politica “Futura” per piantare semi di partecipazione, partendo dai tanti giovani che ancora oggi hanno difficoltà ad esprimersi in questa Gomorra politica: ripartire dal loro spunto non è demagogico, ma atto di responsabilità per loro e per noi stessi».
«“Iniziativa Politica” per noi significa portare avanti soluzioni concrete per la nostra Regione», conclude Lannino, «insieme a tutti coloro che vorranno realizzare con Italia Viva una svolta riformista per una Sicilia migliore. Senza escludere nessuno: partendo dalla base, dai nuovi e vecchi tesserati, dalle forze politiche riformiste, passando per le istituzioni al governo e coinvolgendo ogni voce competente e responsabile. Delle provocazioni politiche da bar che continuiamo a leggere, a noi siciliani tutti, importa ben poco»

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