Nel pomeriggio di oggi, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo a carico di Francesco MULE’, indagato per essere l’attuale reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro e per concorso in estorsione.
L’arrestato, coinvolto nell’operazione “Centro” del 15 dicembre 2022, era stato scarcerato per alcuni vizi processuali dal Tribunale della libertà, relativi all’età dell’indagato, ultrasettantenne.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha quindi avanzato una nuova richiesta di misura cautelare personale, accolta dal G.I.P. in ragione del fatto che il quadro indiziario raccolto, che delinea l’attuale e concreto attivismo dell’indagato nell’esercitare il suo “ruolo di comando” in seno alla famiglia mafiosa di Palermo Centro, restituisce un complesso di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, non altrimenti fronteggiabili se non con la misura cautelare di massimo rigore.
A ciò si aggiunga che una recente relazione medico-legale ha ritenuto compatibili le condizioni di salute dell’indagato con il regime custodiale in carcere.
È doveroso rilevare che l’odierno destinatario della misura cautelare è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.