“Non sarà certo la manifestazione degli anarchici davanti a San Vittore contro il 41 bis per un mondo senza galere-libertà per tutte e tutti a spaventarci, anche se essa non va sottovalutata perché fa parte di una campagna che, già prima dell’arresto del capo dei capi della mafia Matteo Messina Denaro, si è fatta sempre più incalzante. Piuttosto le parole della Premier Meloni che smentisce la tesi, diffusa nelle ultime ore, di una nuova stagione di trattative Stato-mafia sull’attenuazione– revisione del 41 bis merita particolare attenzione”. Così il segretario generale aggiunto dell’Osapp – Sindacato Polizia Penitenziaria – Aldo Di Giacomo per il quale “la trattativa Stato-mafia non è un’invenzione di nessuno. È agli atti di magistrati. Su di essa sono stati scritti libri e saggi di ogni tipo. Non ritengo sia una tesi “fantasiosa” o “azzardata” pensare che almeno dal fronte mafioso, in attesa della precisa ricostruzione dei fatti che hanno portato alla cattura di Messina Denaro, riparta una sorta di pressing nei confronti dello Stato. Basterebbe cogliere alcuni segnali che provengono dagli istituti dove sono rinchiusi mafiosi, ‘ndranghetisti, camorristi e terroristi e non solo quelli in regime di 41 bis. Le aspettative per la formazione recente del nuovo Governo – continua Di Giacomo – tra l’altro si sono manifestate nelle ultime settimane con rivolte, incendi in cella, aggressioni al personale penitenziario, episodi di “emulazione” da parte dei detenuti minori, perché è risaputo che la mafia e la criminalità organizzata nelle carceri si servono di “manovalanza generica”, di detenuti più deboli e ricattabili, per compiere azioni dimostrative. Dunque, anche attraverso il tour nelle carceri che avvieremo nei prossimi giorni per incontrare il personale, ascoltare direttamente le problematiche più urgenti carcere per carcere ed aggiornare le rivendicazioni al Governo, saremo attenti a cogliere i segnali di cui parlavo. Avvieremo una nuova consultazione tra il personale perché torni ad essere protagonista del sindacato e indichi quali proposte a breve e medio termine dobbiamo sostenere Per noi il controllo rigoroso di questi criminali è la continuità alla lotta alla mafia e per questo vigileremo, anche per conto delle vittime di mafia e delle loro famiglie, perché il 41 bis non abbia alcuna modifica”.