Nei luoghi sotterranei narrati nel celebre romanzo di Luigi Natoli:dal “vicolo degli Orfani”, fino a uno dei leggendari accessi usati dalla setta.
Percorso: Porta Carini, Mercato storico del Capo, Palazzo Serenario (esterno), Piazza Beati Paoli, Chiesa di Santa Maruzza (esterno), vicolo degli Orfani, Catacombe di Porta d’Ossuna
Domenica 22 gennaio 2023 ore 10. Costo € 18 › durata circa 3 ore
Info e prenotazioni: 320.7672134 – 347.8948459 – eventi@terradamare.org www.terradamare.org/tour-nel-ventre-di-palermo-mito-dei-beati-paoli
La città narrata da Luigi Natoli è piena di bellezza e fascino, tra i vicoli e le chiese si nasconde un’altra storia, quella celebre dei Beati Paoli, setta legata alla devozione di San Paolo.
Essi, come dice il Natoli stesso, ” insorgevano per difendere, proteggere i deboli, impedire le ingiustizie e e le violenze: erano uno Stato dentro lo Stato, formidabile perché occulto, terribile perché giudicava senza appello, puniva senza pietà, colpiva senza fallire”.
Le vicende del romanzo si collocano nella Palermo della fine del 1600 e la sua potenza sta proprio nel ridisegnare una topografia della città, che si espande, soprattutto, per il quartiere del Capo.
Da una delle porte monumentali della città, Porta Carini, ingresso dello storico mercato, per condurci verso la sede del Tribunale degli incappucciati, e al Mercato del Capo, luogo cruciale del celebre romanzo siciliano, tra le bancarelle e i tortuosi vicoli si giunge, difatti, presso Palazzo Serenario, vicino al Panificio Morello.
L’edificio architettonico appartenne al noto pittore Gaspare Serenario, ma è conosciuto come Palazzo duca Della Motta, in cui visse il protagonista del romanzo Blasco di Castiglione.
La successiva tappa del nostro percorso ci porterà presso la Chiesa di Santa Maria del Gesù (Santa Maruzza o “dei canceddi”) così chiamata perché sede della confraternita dei portatori di basto che utilizzavano, per i trasporti delle merci, grosse ceste dette “canceddi”, si trova sulla piazza dei Beati Paoli. Secondo la tradizione orale e letteraria, lateralmente alla chiesa, in Vicolo degli Orfani, vi era l’accesso alle camere sotterranee utilizzate dai Beati Paoli.
Infine, l’antico passaggio del Papireto e le colorate vie della città ci condurranno alle Catacombe di Porta D’Ossuna, testimonianza del primo cristianesimo in Sicilia, colme di fascino, hanno resistito alle tantissime trasformazioni di Palermo, facendosi riscoprire di recente. Un tesoro sotterraneo di immenso valore, che conduceva gli incappucciati a riunirsi tra i muri dell’antica necropoli