“È di ieri la mia candidatura, da parte del Gruppo ID, alla prestigiosa carica di vice presidente del Parlamento europeo. Tanta, tanta emozione e infinito onore. Ancor più perché il voto per l’ufficio di presidenza arriva nel momento più delicato della vita del Parlamento, scosso dall’ignobile scandalo Qatargate, da cui origina la necessità di eleggere un nuovo vice presidente, in sostituzione di Eva Kaili.Un momento che non riguarda solo la macchina organizzativa della nostra istituzione, ma che assume un significato ben più grande, quello di simbolo del cambiamento, del rilancio dell’immagine del PE, che deve necessariamente riconquistare la fiducia dei cittadini.Ripartiremo chiedendo il supporto a tutti i miei colleghi, di tutti i partiti, perché ritengo questo sia il momento di rimediare agli errori del passato, e dare voce e rappresentanza a tutti i gruppi politici negli organi di controllo del Parlamento, unica istituzione Ue democraticamente eletta. Come noto, a oggi siamo l’unico gruppo politico non rappresentato nell’ufficio di presidenza del PE, nonostante il proficuo lavoro portato avanti e il rispetto sempre mostrato nei confronti dell’istituzione che ci onoriamo di rappresentare.In questi anni di mandato ho avuto modo di collaborare proficuamente con molti colleghi, su diversi temi e in più occasioni, trovando competenza e rispetto reciproco: è proprio a loro che mi rivolgo, chiedendo di votare non per me, ma per la democrazia, proseguendo l’opera di apertura alla quale aveva contribuito anche David Sassoli, con il riconoscimento di un ruolo al nostro gruppo nell’ambito del lavoro di riforma del PE, avviato con i focus group, di cui ho fatto parte.Opera di apertura democratica, rilancio di immagine e difesa istituzionale proseguita con l’eleganza, la determinazione e il coraggio delle donne, dalla presidente Roberta Metsola: oggi è grazie a Lei che, con fare da primus inter pares, il Pe sta andando orgogliosamente avanti in un mondo post pandemia, durante la guerra in Ucraina e con l’odioso scandalo Qatargate.Voglio credere e sperare che martedì a Strasburgo avremo l’opportunità di dimostrare che la democrazia, e con essa la rappresentanza, non sia solo una parola, ma un nobile concetto da elevare con le azioni, e spero che i miei colleghi, cui sin da ora ribadisco la mia disponibilità a collaborare con tutti, possano convergere sulla nostra proposta, che non riguarda solo la mia persona, ma la direzione che vogliamo assumere da oggi alle prossime elezioni europee.Non posso che chiudere ringraziando dal profondo del cuore il gruppo ID, la mia delegazione, il capo delegazione Marco Campomenosi, il presidente Marco Zanni per la fiducia e le parole spese nei miei confronti e il nostro leader Matteo Salvini, grazie al quale siedo da tre anni al Pe e mi preparo oggi a questa nuova sfida.Buon lavoro a noi”.