Ciminnisi (M5S): “Una lunga battaglia per Sicilia Natura, le oasi siciliane meritano norme meno logore e gestione efficiente”
La riforma della normativa regionale sulle riserve naturali vede la luce in fondo al tunnel. “Il disegno di legge, che semplifica, perfeziona e ottimizza la gestione delle aree protette siciliane, proposto nella scorsa legislatura da Giampiero Trizzino, allora deputato del Movimento 5 Stelle, approda finalmente all’Ars”, dice Cristina Ciminnisi, neo deputata e componente pentastellata della commissione Ambiente, che lo ha presentato mercoledì 30 novembre.La Sicilia vanta una percentuale di territorio tutelato tra le più alte d’Italia, con un considerevole numero di parchi e riserve regionali, senza considerare le aree della Rete Natura 2000: “Un patrimonio unico in Italia, che sfiora – ricorda Trizzino – il 23% del territorio complessivo dell’Isola. A dispetto di ciò, la disciplina che regola il sistema è vecchia e logora, e merita di essere aggiornata alle nuove indicazioni che ci impone l’Europa”.Ciminnisi spiega ratio e principali novità del ddl: “Il M5S da anni si batte affinché parchi e riserve possano nuovamente essere un vanto per la Regione e non strutture lasciate a se stesse – dichiara la deputata Ars – ecco perché anche in questa legislatura abbiamo presentato il disegno di legge che si muove nel senso della valorizzazione. È di oggi (mercoledì 30 novembre, ndr) una dichiarazione del neo assessore regionale al Territorio e ambiente Elena Pagana, che sottolinea la necessità di recuperare questo tema e metterlo al più presto nell’agenda del Parlamento. Se davvero è questo il suo intendimento, siamo certi che non avrà esitazioni nel sostenere la nostra proposta. Il disegno di legge – conclude Ciminnisi – si propone di dotare la Sicilia di un modello di gestione nuovo, più economico per le casse della Regione e al contempo più incisivo in termini di operatività. Sarà costituito un ente denominato ‘Sicilia Natura’, sottoposto al controllo dell’assessorato competente, nel quale confluirà il personale che già lavorava nel settore: questo permetterà tra l’altro di aumentare la performance e in particolar modo aiuterà l’attività di programmazione e progettazione per intercettare anche fondi extra-regionali”.