Negli ultimissimi giorni i Carabinieri di Palermo hanno incrementato l’attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico di stupefacenti in specifici quartieri della città dove il fenomeno è maggiormente emergente.
Un giovane di 22 anni, sottoposto a controllo a Brancaccio da parte di personale del Nucleo Operativo dei Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi, è stato arrestato in quanto trovato in possesso di 10 dosi di crack e 7 di cocaina, oltre a diverse centinaia di euro. Nell’ambito dei controlli i militari hanno, inoltre, recuperato circa 60 gr. di hashish, occultati nell’atrio di una palazzina a Ballarò e già suddivisa in decine di dosi pronte per essere vendute.
Nelle stesse ore i Carabinieri di San Filippo Neri hanno bloccato allo ‘Zen 2’ un giovane che, poco prima, era stato visto cedere una dose di cocaina ad un acquirente. Il successivo ed immediato controllo ha consentito di sequestrare 17 dosi dello stesso stupefacente.
Un pregiudicato di 23 anni è stato, invece, arrestato dai Carabinieri di Brancaccio che lo hanno sorpreso dopo aver effettuato cessioni di dosi di crack ad almeno tre persone. I militari hanno quindi immediatamente perquisito l’uomo che è stato trovato in possesso di ulteriori 12 dosi di crack oltre a denaro in contanti.
I tre sono stati arrestati e, successivamente, il Tribunale di Palermo ha convalidato gli arresti e applicato ai primi due la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre il terzo uomo è stato rimesso in libertà.
Nei servizi sono state impiegate decine di pattuglie e un’unità specializzate del Nucleo Carabinieri Cinofili di Villagrazia che hanno identificato e sottoposto a controllo centinaia di persone, segnalato alla Prefettura di Palermo quali assuntori 13 persone trovate in possesso di modico quantitativo di stupefacente ed elevato diverse contravvenzioni per violazione alle norme sulla circolazione stradale.
Giova precisare che gli odierni indagati, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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