Un processo “condiviso” con l’amministrazione comunale per il rilascio delle residenze anagrafiche alle famiglie in disagio abitativo. All’assemblea pubblica nell’aula Rostagno, convocata ieri pomeriggio dal Sunia, c’era l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessora Antonella Tirrito, c’erano le associazioni che si occupano di emergenza casa, rappresentanti delle 60 famiglie che occupano il complesso ex Onpi di Partanna Mondello e delle 25 che abitano nell’ex scuola Francesco Crispi al Cep, per le quali si chiede il rilascio della residenza anagrafica. Presente anche una rappresentanza di famiglie dell’immobile di via Danae a Mondello.
“Il Sunia ha lanciato l’idea di chiedere a un pool di legali di seguire queste rivendicazioni alla luce anche di diverse sentenze di organismi giuridici superiori che hanno dato ragione alle richieste del sindacato – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Per il rilascio delle residenze anagrafiche alle famiglie in questione, quasi tutte con figli minori e qualcuna con disabili a carico, abbiamo proposto un processo, condiviso con l’amministrazione, che prevede l’utilizzazione delle professionalità interne alle famiglie, come muratori ed elettricisti, per avviare un progetto di autorecupero e assegnare così gli spazi. Riteniamo che possa diventare un progetto pilota per la nostra città”.
“C’è stata un’importante partecipazione delle famiglie e anche di diverse associazioni. L’assessora Tirrito, in rappresentanza del sindaco e dell’amministrazione comunale, ha condiviso il fatto che debba essere rilasciata alle famiglie con particolare disagio la residenza anagrafica, come rivendichiamo in applicazione dell’articolo 1, comma 4 della legge Renzi Lupi, per le famiglie in difficoltò economiche e con minori a carico. Ha sottolineato alcune problematiche burocratiche, che devono essere risolte dall’amministrazione. Abbiamo chiesto tempi rapidi. Nel frattempo, porteremo avanti un percorso di iniziative a tappe”.