“Abbiamo ricominciato a scrivere la storia di una Democrazia
Cristiana Nuova. Ripartiamo da qui, da noi, dalla Sicilia, una nuova,
avvincente e affascinante avventura dei Cristiani Democratici. Vogliamo
impegnarci partecipando laboriosamente alla vita delle nostre comunità e
vogliamo lottare per far valere e realizzare le nostre idee. Possiamo
costruire un partito nuovo: vero, libero, plurale, aperto e popolare,
realmente partecipato e trasparente che si ispiri alla Dottrina Sociale
della Chiesa. Per raggiungere questo traguardo è necessario ‘vivere la
politica’ come ‘testimonianza’ di quei valori”. Lo dichiara il
commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.
“Impegnarsi in politica significa svolgere il proprio servizio per il
Bene Comune. Insieme vogliamo costruire una casa politica nuova, dove
potranno avere spazio coloro che questa casa da tempo non la ritrovano
più. Molti cittadini, negli ultimi anni, hanno rinunciato all’impegno
politico personale e diretto perché non hanno punti di riferimento.
Alcuni – continua – si sono rifugiati nel limbo dell’astensionismo e
della critica all’intero sistema politico e istituzionale. Altri hanno
ripiegato nella contestazione irrazionale e incoerente del populismo
qualunquista o del sovranismo discriminatorio dell’uomo forte, intriso
di razzismo ed egoismo. Vogliamo essere un partito dell’accoglienza e
dell’integrazione. Vogliamo un partito aperto in grado di ridare la
speranza a un Paese disorientato e al limite della tenuta istituzionale,
sociale, economica e politico-territoriale”.
“Per formare una classe dirigente competente ed efficiente – prosegue
Cuffaro – ci ispireremo alla dottrina sturziana, agli esempi del
Popolarismo, al retaggio morale e sociale della Democrazia Cristiana di
Alcide De Gasperi, di Giorgio La Pira e di tanti loro illustri
successori alla guida del partito e del Governo del Paese. Proprio De
Gasperi testimoniava che essi ‘pensavano alla future generazioni e non
alle prossime elezioni’. La DC Nuova non può essere solo un partito
politico, ma deve essere un movimento ideale capace di creare fermento.
Per realizzare questo obiettivo sono necessarie le riforme: quella
elettorale in senso proporzionale con il ritorno alle preferenze e
quella fiscale, della giustizia, del lavoro, della pubblica
amministrazione e della sanità. Rilevante dovrà essere la
semplificazione legislativa. Inoltre, il nostro non è e non deve essere
il partito delle clientele, ma della partecipazione. La nostra Sicilia
merita una ripartenza. Vogliamo e dobbiamo dare il nostro contributo
affinché, dopo tante delusioni, si possa tornare protagonisti. Vogliamo
procedere insieme a tutte quelle forze che condividono con noi questo
progetto, formando e mettendo in campo una nuova classe dirigente
politica giovane, donna, viva, pulita, capace, competente e
consapevole”.
“Per questo, bisogna agire soprattutto con e per i nostri giovani, che
non devono più essere costretti ad abbandonare la loro regione. Essi
devono poter concretizzare le loro aspirazioni in una terra non più
ipotecata dalla mafia e dal malaffare. Insieme possiamo raggiungere
grandi risultati e provare a realizzare questo sogno di democrazia e di
libertà”, conclude Cuffaro.