Dopo le date cremonesi, Una fuga in Egitto – Rotta Virtuale per l’esilio torna a Catania dal 23 al 25 settembre in Via del principe, n° 20. Lo spettacoloè un progetto teatrale interamente sviluppato per visori di realtà virtuale. Il pubblico, indossato il visore, percepirà di essere parte dello stesso ambiente nel quale agiscono i personaggi. Attraverso una combinazione di tecnologie all’avanguardia, paesaggi sonori immersivi, la pièce esplora l’intricata connessione tra memoria, sensi, percezione dell’universo, manipolazione e coscienza. Nonché una visione del mondo intrinsecamente femminile inconciliabile con ogni sistema autocratico-patriarcale seppur ultramoderno e tecnologico.
Una Maria che autofeconda in sé un pensiero rivoluzionario; che annuncia la sua Immacolata Concezione a un angelo divenuto ateo. Un Giuseppe pavido e conformista, incapace di comprendere e pronto a divorziare. Un tempio deciso a far strage degli occhi indisponibili a essere programmati. Una Maria che partorirà uno sguardo destinato a liberare il mondo. Una salvezza, non ancora salva, da dover salvare. Tre lavoratori della parola, Lina Prosa, Tino Caspanello e Turi Zinna, invadono il campo della realtà virtuale per congegnare un’esperienza multidimensionale che sfuma i confini tra l’intimo e il politico, tra il simulato e il concreto, tra il qui e il lì, tra l’ora e l’allora. Un’esperienza che confonde i confini tra la stessa realtà virtuale e la performance.
Con in mente l’idea di un teatro totale, Turi Zinna accorpa il mondo della drammaturgia, del cinema immersivo tridimensionale a 360°, delle arti visive digitali, della musica elettronica e della tecnica teatrale, grazie a un cast solido di eccellenti attori: Barbara Giordano nel ruolo di Maria, Marcello Montalto nel ruolo di Giuseppe, Chiaraluce Fiorito e Giovanni Arezzo rispettivamente nel ruolo dell’Arcangelo nero e dell’Arcangelo Bianco, Valentina Ferrante nel ruolo di Elisabetta e Turi Zinna. Un ringraziamento doveroso anche ai maestri sopraffini dei vari comparti: Giancarlo Trimarchi per la composizione e l’ingegneria del suono, Antonio Parrinello per la direzione della fotografia, regista assistente Federico Magnano San Lio, costumi Vincenzo La Mendola, collaboratore compositing Rocco Minore. Post produzione esecutiva Retablo Dreamaturgy Zone.