venerdì, Novembre 22, 2024
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Mazara, Collegio dei Gesuiti: conferenza stampa del coordinamento agroecologia

Presso il Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo si è tenuta una conferenza stampa del coordinamento agroecologia della Sicilia, di cui fanno parte Associazioni Sindacali, Ambientalistiche, Organizzazioni di Categoria e Reti d’Impresa.
Nei giorni scorsi il Coordinamento aveva chiesto a Toni Scilla, Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana, un incontro urgente, al fine di poterlo sollecitare, alla firma del Decreto Attuativo della Legge 29 luglio 2021, n. 21, inerente, “Disposizioni in materia di agroecologia …”.
Durante la conferenza stampa, a cui hanno partecipato l’On. Valentina Palmeri, nella qualità di prima firmataria del DdL da cui è scaturita la legge in questione, Guido Bissanti e Filippo Salerno tra i rappresentanti del Coordinamento, si è voluta rappresentare agli organi di stampa la forte preoccupazione per la mancata firma, a tutt’oggi del Decreto.
La mancanza, a tutt’oggi, dell’emanazione del decreto sta mettendo in seria difficoltà tutte quelle aziende che, volendo effettuare il passaggio al sistema agroecologico, si trovano nell’incertezza più assoluta, non potendo predisporre gli interventi colturali per tempo, rischiando così di perdere l’annata agraria 2022-2023, subendo così un notevole danno economico ed ambientale.
Ricordiamo che questa legge è stata approvata, all’unanimità dall’Assemblea regionale siciliana, per avviare una sostanziale riforma dei sistemi di produzione agroalimentare, per venire incontro alle questioni relative ai cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità degli alimenti e a tecniche di produzione che salvaguardano il territorio e l’ambiente.
Purtroppo, nonostante il Parlamento regionale si fosse distinto per lungimiranza e avanguardia nell’approvazione di questa legge (prima legge in Europa ad applicare il Green Deal in campo agricolo) l’Assessore, a dispetto della sua maggioranza e del suo Governo, sembra remare contro o, per lo meno, con un ritardo incomprensibile e molto pericoloso.
Il tutto a dispetto di un decreto che è già stato concertato con le varie organizzazioni, ratificato dal Gruppo di lavoro Agroecologia e Agricoltura Biologica del Dipartimento Regionale dell’agricoltura, e depositato da mesi presso lo stesso dipartimento.
La preoccupazione adesso è che possa essere inficiato anche il prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2023-2027, a cui la L.R. 21/2021 rimanda, per le premialità che vengono riconosciute alle aziende che vogliono effettuare la transizione verso il sistema agroecologico.
Insomma adesso la Sicilia rischia di aver fatto un piccolo passo avanti verso la scadenza europea del 2030 e dieci passi indietro per una mancata firma che potrebbe mettere definitivamente in ginocchio, o per lo meno rimandare a data da destinarsi, le speranze di un sistema agricolo che assicuri maggiore benessere ad agricoltori, consumatori ed ambiente.

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