“L’emergenza migranti non c’è, perché i flussi sono monitorabili e
gestibili, per preventivarli basterebbero soluzioni politiche
strutturali e organizzate” – è quanto afferma Antonio Nicolosi,
segretario generale di Unarma associazione sindacale dei Carabinieri,
parlando della gestione degli sbarchi, con particolare riferimento a
Lampedusa – “Svuotare gli hotspot non risolverà il sovraffollamento del
Paese, né tantomeno le criticità dovute agli arrivi, come i casi di
disordine pubblico. Per Unarma serve una pianificazione operativa delle
Forze dell’Ordine nelle strutture d’accoglienza e, come ripetiamo da
mesi, bisogna aumentare le assunzioni di personale. I carabinieri sono i
primi a capirlo – prosegue Nicolosi – perché sopportiamo ogni giorno
turni massacranti, doppi servizi, maratone no-stop via mare per gli
accompagnamenti dei migranti, senza pause adeguate, né riposo, in un
continuum tra una nave e l’altra. Basti pensare che i militari sono
impiegati continuamente anche per 15 giorni lontano da casa, in cambio
di poche centinaia di euro per sacrifici non indifferenti e con la
rassegnazione di non essere tutelati dai superiori se in difficoltà. In
questa eterna emergenza non crediamo si renda buon servizio alla
collettività: non siamo la Cenerentola dell’Ordine Pubblico”.
Sbarchi a Lampedusa, Unarma: “nessuna emegenza migranti, vera crisi è organizzazione dei controlli negli hotspot”
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