Apprendiamo da un’Ansa che il vicesindaco di Lampedusa auspica interventi in aiuto per la situazione difficile in cui versano le Pelagie a causa degli sbarchi dei migranti.
Condividiamo appieno quanto espresso dal Vicesindaco Lucia, perché rappresenta esattamente quanto viviamo anche a Pantelleria, dove al momento non esiste un centro di prima accoglienza strutturato come lo è quello di Lampedusa.
Certamente numeri diversi tra le due isole, ma emergenza identica.
Questo stato di disagio condiviso è il motivo per cui questa Amministrazione ha da mesi portato avanti interlocuzioni con i Ministeri competenti e con le forze politiche di riferimento.
L’idea era quella di estrapolare dal DDL Isole Minori, fermo in Parlamento da diversi anni, alcune di quelle norme che possono aiutare le isole di Pantelleria, Lampedusa e Linosa, in modo da prevederle nel primo strumento legislativo utile o, in alternativa, nella prossima legge finanziaria.
Tale lavoro ha consentito di poter portare sul tavolo della Presidenza del Consiglio, 3 articoli da inserire nel DL Aiuti bis, che deve essere approvato dal Governo nelle prossime ore, che prevedono l’azzeramento delle accise sui carburanti, l’allineamento del prezzo del gas con la terraferma e la costituzione della Zona Franca Extra Doganale, i cui riferimenti normativi sonno contenuti nel Trattato di Lisbona, che pone come obiettivo principale la riduzione del divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni europee, oltre allo sviluppo di quelle aeree considerate meno favorite, quindi in primis le regioni insulari e quelle frontaliere.
Ringraziamo per questo la Ministra Gelmini e l’ufficio legislativo del Ministero per gli Affari Regionali che si sono fatti promotori della stesura di questi importanti emendamenti che potrebbero restituire dignità alle comunità delle isole di Pantelleria, Lampedusa e Linosa che, ricordiamo, subiscono i tre importanti fattori che devono determinare l’Istituzione di una Zona Franca e cioè: zona di confine, costante spopolamento, lontananza dalla terraferma e marginalità geografica ancora di più accentuato da trasporti inefficienti e costi spropositati che determinano un carovita non sopportabile dalla quasi totalità dei nostri cittadini.
Il microcosmo delle piccole isole presenta complessità che non possono essere affrontate con ricette semplici (per esempio una semplice riduzione delle accise). Occorre invertire i dati tendenziali di situazioni economiche, sociali e demografiche, riducendo le distanze materiali e immateriali e garantendo quel principio costituzionale che è il rispetto della continuità territoriale.
Per questi motivi abbiamo chiesto per Pantelleria, Lampedusa e Linosa da mesi la sospensione di accise e imposte di fabbricazione di carburanti e gas ad uso domestico.
Per questo chiediamo di sfruttare strumenti come la Zona Franca Extra Doganale, affinché la specifica posizione geografica di isole possa diventare punto di forza e non solo terra di frontiera dove scaricare il peso che le comunità stanno subendo anche con un fenomeno migratorio sempre più complesso.