Malgrado la pandemia, la corsa dell’inflazione, il caro-energia e le conseguenze economiche della guerra in Ucraina, il tessuto produttivo nazionale reagisce, investe e trova nella leva del credito assistito un formidabile alleato.
Infatti, come rileva l’Istat, il Pil dell’Italia acquisito per il 2022 cresce più che nell’Eurozona, al 3,4%. Risultato frutto anche dell’incremento degli investimenti realizzati dalle imprese, e in ciò Fidimed, intermediario finanziario nazionale 106 vigilato da Bankitalia, ha dato il proprio notevole contributo rafforzando le garanzie e i prodotti innovativi a sostegno delle attività economiche in questo momento particolarmente difficile.
I dati di bilancio del primo semestre 2022, approvati dal Cda presieduto da Salvo Molè e guidato dall’A.d. Fabio Montesano, parlano chiaro: Fidimed da gennaio a giugno di quest’anno ha incrementato di circa il 30% le operazioni di garanzia su finanziamenti bancari e le fidejussioni dirette, per circa 30 milioni di euro, e di circa il 10% i finanziamenti diretti tramite “Progetto Easy Plus” gestito in partnership con Banca Progetto, per circa 100 milioni di euro.
Risulta, così, migliorato il trend del primo semestre 2021 nonostante la scadenza delle garanzie statali gratuite e l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Bce che, accrescendo i costi a carico delle imprese, avrebbero potuto scoraggiarle.
Per evitare questo rischio proprio quando c’era più bisogno di sostegno per la ripartenza, Fidimed ha adeguato le proprie strategie e si è dimostrato competitivo a vantaggio degli imprenditori, riducendo gli oneri, come ad esempio le commissioni, e attivando l’Area Finanza agevolata che, grazie agli incentivi della Nuova Sabatini, abbatte gli interessi sui finanziamenti “Easy Plus”.
Nel primo semestre di quest’anno Fidimed, grazie alle ottime performance dell’attività (margine di intermediazione +19%, margine di interesse +161% con la crescita dei ricavi grazie al boom di finanziamenti diretti, indice di solvibilità Total Capital Ratio al 24,27% ben al di sopra del minimo regolamentare del 6%) ha anche avuto i margini per rafforzare la propria solidità (fondi propri pari a 10,9 milioni) e ha raggiunto un livello di copertura sulle poste deteriorate oltre il 70%, percentuale di gran lunga superiore alla media degli intermediari finanziari 106. Questa operazione rende Fidimed ancora più affidabile, con un utile pari a 237mila euro.
“Per il secondo semestre di quest’anno – commenta Fabio Montesano, A.d. di Fidimed – prevediamo una forte crescita del supporto alle imprese, grazie all’inserimento di almeno venti agenti nella rete di partner commerciali dedicata ai finanziamenti diretti; al ripristino fino a dicembre delle garanzie statali gratuite su operazioni di liquidità; alle risorse in arrivo dalla Regione, che potremo dedicare non solo al fondo di garanzia, ma anche a nuovi finanziamenti diretti; e, infine, alla nuova Area Finanza Agevolata che rappresenta la migliore risposta agli ulteriori aumenti dei tassi di interesse che saranno decisi dalla Bce”.