mercoledì, Novembre 20, 2024
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Sanità e 118. Lo Giudice: “Potenziare presenza medici soccorritori”

“Il Governo regionale deve intervenire perché a bordo delle ambulanze
del 118 siano sempre presenti medici soccorritori. Episodi tragici
come quello di Sant’Agata di Militello, dove un giovane ciclista è
morto senza che potesse ricevere adeguata assistenza per l’assenza di
un medico, non devono più ripetersi.”

È quanto afferma il deputato regionale Danilo Lo Giudice, che ha
presentato una interrogazione urgente al Presidente Musumeci e
all’Assessore Razza, affinché sia potenziata la dotazione organica di
medici soccorritori a servizio del servizio 118.

Nel suo documento, Lo Giudice ricorda che “da diverso tempo, a causa
della  carenza  d organico acuita dall’emergenza dettata dalla
pandemia da Covid 19,  le ambulanze  sono   spesso  sprovviste  del
medico, operando con   solo l’autista  e  il soccorritore che non
possono  fare  diagnosi  o somministrare farmaci”.

Il deputato di Sicilia Vera sottolinea poi che una recente nota
diramata dall’Assessore alla Salute ha comunicato che dopo 16 anni è
stato rinnovato il contratto per l’emergenza sanitaria territoriale,
elencando una lunga serie di benefit ed incrementi retributivi
economici per il personale già in servizio.

“Pur apprezzando questi provvedimenti – sottolinea però Lo Giudice –
non si può non rilevare che “i camici bianchi fruitori di questo
intervento sono medici che posseggono le più svariate
specializzazioni, dalla dermatologia alla genetica, dalla biochimica
alla medicina dello sport, che con un corso di soli sei mesi sono
diventati possessori di un brevetto abilitante alla emergenza
extraospedaliera.”

“Accade così – denuncia quindi il deputato – che sugli scenari di
emergenza più disparati, quali incidenti stradali, infarti, ictus,
annegamenti, emergenze neonatali e pediatriche, giunga un’ambulanza
con a bordo uno specialista in ulcere cutanee, un esperto in chimica
del metabolismo o un professionista della nutrizione, per cui un
provvidenziale accesso venoso o una difficoltosa gestione della
ventilazione polmonare dipenderanno da reminiscenze di corsi di
formazione piuttosto che da consolidate e maturate competenze
acquisite nel quotidiano”.

Lo Giudice ricorda quindi che “sono diversi i medici abilitati a fare
medicina d’urgenza nel 118 e nei pronto soccorso e che prestano la
loro attività nella medicina di base” chiedendo quindi a Musumeci e
Razza di “adottare ogni utile provvedimento volto a potenziare il
bacino dei medici in servizio sulle ambulanze medicalizzate del 118,
eventualmente autorizzando a svolgere dei turni nel sistema emergenza
urgenza anche i medici abilitati a fare medicina d’urgenza nel 118 e
nei pronto soccorso e che attualmente prestano la loro attività nella
medicina di base.”

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