Il capogruppo Udc; orgogliosa e fiera di essere stata la prima firmataria della legge voto approvata dall’Ars
“Il via libera definitivo del Parlamento alla riforma dell’articolo 119 della Costituzione che riconosce gli svantaggi derivanti dall’insularità alla Sicilia così come alla Sardegna è un traguardo di portata storica. Sono orgogliosa e fiera di questo risultato che ha caratterizzato in mio impegno politico e legislativo sin dall’avvio di questo mio attuale mandato al Parlamento regionale, tanto da essere stata la prima firmataria della legge voto che domani modificherà la Costituzione Italiana. Ora la nostra Regione potrà contare su un plafond aggiuntivo di risorse per quasi sette miliardi di euro all’anno con l’obiettivo di superare tutte le condizioni sfavorevoli per i cittadini siciliani rispetto a chi vive nelle altre aree del Paese. Ogni cittadino siciliano finora ha pagato un costo, in termini assoluti, di 1.300 euro in più all’anno rispetto ai cittadini residenti nelle regioni continentali. Questo gap ha comportato svantaggi in settori come trasporti, mobilità, sanità, importazioni ed esportazioni, imprese, energia e istruzione. In seno all’Assemblea regionale siciliana ho spinto perché questa norma arrivasse subito all’attenzione del Parlamento che era l’unico preposto alle modifiche costituzionali. Voglio ricordare come la necessità di rimediare a questa forte disparità tra Regioni sia stata un obbligo morale dopo la riforma del titolo V della Costituzione Italiana del 2001 che ha colpito in modo infausto Sicilia e Sardegna. Voglio elogiare pubblicamente il vice presidente della Regione Gaetano Armao che da assessore al Bilancio ha quantificato nel dettaglio i costi in più che gravano sui siciliani per effetto della condizione di insularità della Sicilia. E’ stato fatto un ottimo lavoro a beneficio dell’Isola e di quanti vi abitano e vi lavorano. L’insularità diventa così parametro oggettivo di riferimento per ogni scelta politica e di governo nazionale. Voglio ricordare come l’ordinamento dell’Unione Europea abbia introdotto misure in favore della continuità territoriale, avendo cura delle isole. Questi principi trovano riferimento nell’articolo 45 della Carta di Nizza sui diritti foondamentiali dell’UE e nell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, laddove stabilisce che la stessa “sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.