domenica, Novembre 17, 2024
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A Ierofanie Festival le conversazioni del ciclo “CustoDire la Soglia” e Roberto Latini

IEROFANIE

“L’anima della Sicilia, i luoghi del sacro”

direzione artistica di Claudio Collovà

dal 28 al 31 luglio 

doppio appuntamento 19.30/21.30

Ingresso libero

Parco Archeologico Naxos Taormina 

Museo – Teatro della Nike

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Giovedì 28 l’incontro “Sulle tracce della sapienza greca” con Angelo Tonelli e Davide Susanetti.

A seguire, per il programma artistico, Roberto Latini 

in “La delicatezza del poco e del niente”

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Venerdì 29 Riccardo Mondo e Luigi Turinese per l’incontro Caro Hilmann”; a seguire Claudio Collovà in La terra desolata di T.S.Eliot

Al via la prima parte della programmazione del Festival Ierofanie  Lanima della Sicilia, i luoghi del Sacro”, rassegna culturale con la direzione artistica di Claudio Collovà, che prevede un doppio appuntamento quotidiano (sempre alle 19.30 e alle 21.30) al Museo e al Teatro della Nike del Parco archeologico Naxos Taormina. Ingresso libero.

Domani, giovedì 28 luglio (ore 19.30) appuntamento al Museo per l’avvio del ciclo di conversazioni CustoDire la Soglia, ideato e coordinato da Fulvia Toscano, con Angelo Tonelli e Davide Susanetti con “Sulle tracce della sapienza greca”.

Un viaggio nella sapienza greca, in compagnia di Tonelli, grande studioso di mistica pagana, traduttore, alunno di Giorgio Colli, tra i massimi conoscitori del pensiero di Empedocle, e Susanetti, docente di letteratura greca, studioso dei misteri Eleusini, di Platone e traduttore dei tragici greci. 

Cosa ancora possiamo imparare dalla voce degli antichi? Cosa di quei riti ancora respira nel profondo della nostra memoria? Quale alfabeto ancora ci trattiene nel solco della tradizione misterica? A queste e altre domande risponderanno i nostri ospiti, nell’incanto del dito, scelto non a caso, che reca i segni dell’antico santuario di Dioniso a Naxos. 

A seguire presso il Teatro della Nike del Parco (ore 21.30) Roberto Latini leggerà Mariangela Gualtieri in La delicatezza del poco e del niente”, un concerto poetico per voce sola in cui Latini presenterà alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate.

Prodotto dalla Compagnia Lombardi – Tiezzi e Fortebraccio Teatro, compagnia fondata da Latini e volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riproposizione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, lo spettacolo è un concerto poetico per voce sola in cui il protagonista rende vive alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate: da Ossicine, Voci tempestate, Sermone ai cuccioli della mia specie, So dare ferite perfette, Fuoco centrale e Paesaggio con fratello rotto

Liriche che sanno di spiritualità suadente, di bellezza umana che si specchia nella terra, di profumi soffusi, di amori spezzati, di nostalgie volute, di ferite identiche, di sollievo che viene da un frutto, d’imperturbabilità di Dio, di vegetazione che sospira leggera. 

Roberto Latini, attore, autore e regista, si è formato a Roma presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Vincitore negli anni dei premi Sipario nell’edizione 2011, il Premio UBU 2014 e 2017 come Miglior Attore, il Premio della Critica dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro nel 2015 e il Premio Le Maschere del Teatro Italiano nel 2021. 

Venerdì 29 luglio gli analisti junghiani Riccardo Mondo e Luigi Turinese, autori di Caro Hilmann,alimenteranno un dibattito su cosa significhi rifarsi al pensiero e all’insegnamento di Jung e quale aiuto la psicologia archetipica offra ai problemi dell’individuo. 

In ascolto dell’anima dei luoghi, sulle tracce di James Hilmann, con i due curatori del volume collettaneo che raccoglie alcune voci significative della psicologia analitica e della cultura italiana che scrivono a James Hillman, figura prestigiosa e carismatica, presentandogli ricordi personali, interrogativi, proposte, ma anche perplessità e dissensi. 

Questa nuova edizione del volume, dall’indubbio valore storico e scientifico, contiene la prefazione di Silvia Ronchey, celebre collaboratrice di Hillman, e due capitoli sull’attualità della Psicologia Archetipica degli stessi Mondo e Turinese.

Alle 21.30 Claudio Collovà celebrerà La terra desolata, poemetto di T.S.Eliot, con musiche originali composte e suonate dalla Waste Band di Giacco Pojero e Nino Vetri, con Giuseppe Rizzo (sound designer ed elettronica dal vivo), tratte dal suo fortunato spettacolo del 2002, “The Waste Land Suite”.

Cento anni dalla pubblicazione di The Waste Land, il grande poema di T.S.Eliot. Sembra che l’incapacità di rigenerarsi della vecchia società occidentale del 1922 riguardi anche l’attuale, e che il segno profetico delle torri che crollano nelle metropoli, sia ormai solido immaginario delle nostre coscienze. La religiosità affoga tra superstizioni e convenienze ancora oggi, e Tiresia sarebbe testimone di una vera e profonda mancanza di spiritualità diffusa. La versione che presentiamo è una suite musicale, con le meravigliose parole del poema. La terra desolata è un luogo di suoni, rumori, canzoni, canzonette, opera lirica, classica, ballate e filastrocca, e il suo immaginario musicale si moltiplica con il tempo delle scene, della sfilata continua delle figure che popolano gli infiniti luoghi e paesaggi, dei repentini cambi della history, degli accenti del verso poetico. 

Molti dei lavori di Claudio Collovà sono stati presentati in festival internazionali di teatro in Italia e in Europa. La sua poetica, principalmente legata alla pittura e alla fisicità dell’attore, si incrocia spesso con la danza e trae origine da fonti di ispirazione non solo teatrali. La sua indagine sui grandi autori del ‘900 è stata incessante negli ultimi anni, con spettacoli ispirati a Rilke, Kafka, Joyce, Eliot, D’Arrigo, Samonà, Perriera, e il suo ultimo in ordine di tempo, Viaggio al termine della notte di Céline. 

È docente di regia presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Palermo. Da quest’anno è direttore artistico del Segesta Teatro Festival. A Palermo ha fondato con Miriam Palma e Alessandra Luberti, Area Madera, studio di arti sceniche. 

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