“Non tutti i cittadini sanno che le imprese in crisi possono concludere con l’Agenzia delle Entrate o con l’Inps una transazione fiscale o previdenziale. L’istituto è previsto tanto dalla vecchia ‘Legge Fallimentare’ quanto dal nuovo ‘Codice della Crisi d’Impresa’.
Ebbene, il prof Massimo Costa, il nostro designato Assessore all’Economia, ci fa sapere che in Sicilia l’Agenzia delle Entrate consente alle imprese in crisi di tagliare solo le sanzioni, gli interessi, gli aggi, ma vuole in sostanza l’imposta non pagata al 100%, mentre in Lombardia – senza problemi – si chiudono accordi in cui l’impresa paga solo il 50/60% del dovuto.
La notizia è semplicemente scandalosa. Nella crisi economica più drammatica che la storia ricordi ci sono imprese che sono ‘più imprese’ delle altre. Da dove parte questo strano ‘federalismo transattivo’? È dabbenaggine degli uffici finanziari locali? È una scelta che parte dal MEF per aiutare la solita ‘parte produttiva del paese’? Ma ci rendiamo conto che se l’Agenzia delle Entrate fosse trasferita alla Regione, come ci spetta per Statuto, noi potremmo immediatamente ripristinare condizioni di equità con il resto dello Stato?
Lo Stato tartassa le imprese siciliane, le fa chiudere con lockdown anche di fatto e restrizioni assurde da 2 anni a venire qua, e poi, quando sono in difficoltà, che fa? Aiuta solo quelle del Nord? Ma dove sono i nostri politici, quelli che dovrebbero tutelare i nostri diritti? Al telefono a prendere ordini dalle segreterie romane?”