Condivido nel merito l’interpellanza al sindaco a firma del consigliere Franco Orlando, circa l’istituzione delle ZES (ZONE ECONOMICHE SPECIALI): zone geograficamente limitate e chiaramente identificate, nella quali le aziende già operative e quelle che si insedieranno, possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo .
A tutte le imprese che intraprenderanno nuove iniziative economiche nelle ZES, IRPEF e IRES derivanti dallo svolgimento dell’attività sarà ridotta del 50% a decorrere dall’anno in corso in cui sarà intrapresa la nuova attività; superfluo evidenziare che le ZES contribuiranno concretamente a creare nuovi posti lavoro.
Quindi, se le ZES saranno opportunità di crescita economica per tutti quei comuni che hanno aderito al progetto (CALATAFIMI SEGESTA – CUSTONACI -MARSALA – MAZARA DEL VALLO -SALEMI – SANTA NINFA – TRAPANI), cosi come sponsorizzato ampiamente dall’assessore regionale alle attività produttive, ci chiediamo: come mai il comune di ALCAMO non ha partecipato al bando?
Ovvio che l’esclusione dalle ZES per il comune di Alcamo è stata certamente una occasione sprecata sia per il mancato sviluppo economico che per la mancata creazione di nuovi posti di lavoro, per i tanti giovani disoccupati.
Ultimo, ma non meno importante “ il problema dei rifiuti “ sia per i costi eccessivi sostenuti dal comune per
lo stoccaggio temporaneo e sia per il notevole ritardo accumulato nella raccolta.
Questo è un altro capitolo che affronteremo nel prossimo futuro, nel frattempo: gli Alcamesi vengono premiati con l’aumento consistente della TARI .
È quanto dichiara il coordinatore comunale di Italia al Centro per Alcamo Gaspare D’Anneo