La Soprintendente dei Beni Culturali di Messina, Mirella Vinci, ha consegnato i lavori per la messa in sicurezza della Porta Spagnola, presso la Base Navale della Marina Militare di Messina. La Porta costituisce il varco d’ingresso al Forte S. Salvatore, imponente costruzione difensiva ad opera di Antonio Ferramolino, voluta da Carlo V con don Ferrante Gonzaga a far data dal 1546, nel luogo dove sorgeva il cenobio basiliano dell’Archimandritato del SS.Salvatore, all’estrema punta della zona falcata. Sulla Porta si trova un’aquila asburgica e un’iscrizione in spagnolo riferibile a lavori eseguiti nel 1614.
L’attività di recupero interesserà non soltanto la messa in sicurezza e la stabilità della Porta, ma anche il restauro dello stemma e della lastra in pietra che sovrastano l’arco della Porta con la demolizione delle superfetazioni edilizie ed impiantistiche che causano degrado alle strutture murarie storiche. L’intervento prevede anche la realizzazione di un impianto d’illuminazione e di un camminamento che possa rendere percorribile il monumento a livello delle mura.
“Si tratta – precisa l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samoná- di uno dei tre progetti esecutivi voluti dal Governo regionale; gli altri riguarderanno la Stele della Madonnina e il portale di accesso alla Lanterna del Montorsoli. Si tratta di interventi importanti che riqualificano e valorizzano il patrimonio artistico-monumentale di Messina, città che accoglie chiunque arrivi in Sicilia con auto o treno, e per questo ancora più simbolica. Una città verso cui l’attenzione di questo assessorato è stata molto significativa”.
La Porta Spagnola costituisce il varco d’ingresso al Forte S. Salvatore, imponente costruzione difensiva ad opera di Antonio Ferramolino, voluta da Carlo V con don Ferrante Gonzaga a far data dal 1546, nel luogo dove sorgeva il cenobio basiliano dell’Archimandritato del SS.Salvatore, all’estrema punta della zona falcata. Sulla Porta sovrasta un’aquila asburgica e un’iscrizione in spagnolo riferita a lavori eseguiti nel 1614.
L’attività di recupero interesserà non soltanto la messa in sicurezza e stabilità della Porta, ma anche il restauro dello stemma e della lastra lapidea sovrastanti l’arco della Porta. Inoltre è prevista la demolizione delle superfetazioni edilizie ed impiantistiche che causano degrado alle strutture murarie storiche e la realizzazione di un impianto di illuminazione e di un camminamento che possa rendere percorribile il monumento a livello delle mura.
Il Soprintendente di Messina, arch. Mirella Vinci esprime “grande entusiasmo per l’avvio del cantiere, avvenuto alla presenza del Comandante del Nucleo Supporto Logistico M.M. di Messina Capitano di Vascello Mario Giancarlo Lauria, poichè l’intervento segna una svolta decisiva di operatività per il recupero di una serie di monumenti nella zona Falcata”.
I lavori saranno realizzati dall’impresa Mondello Costruzioni di Sant’Angelo di Brolo su progetto redatto dalla Direzione del Genio militare di Augusta, ufficio di Messina arch. Stefano Gervasi, ing. Angelo Pirri, ing. Claudio Antonuccio, arch. Claudio Battiato e Domenico Crisopulli.
La Direzione Lavori sarà curata direttamente dall’arch. Mirella Vinci e dall’ing. Salvatore Stopo, coadiuvati dall’arch. Guglielmo Pirrone e dalla dott.ssa Virginia Buda della Soprintendenza per i Beni Culturali di Messina. Stazione Appaltante è l’Ufficio del Genio Civile di Messina con il RUP ing. Giuseppe Sangiorgio, dir. op. geom. Francesco Musciumarra e Coordinatore della sicurezza geom. Antonino Chiofalo.