“La riclassificazione del personale regionale non può essere abiurata con un atto irresponsabile che farebbe perdere la faccia sia al governo regionale che ai sindacati confederali. Occorre essere consenquenziali rispetto alle decisoni assunte con la delibera 135 della Giunta regionale del marzo scorso. Sostengo pertanto la battaglia che stanno conducendo i sindacati autonomi maggiormente rappresentativi Cobas-Codir, Sadirs e Siad che chiedono oltre alla riclassificazione anche gli aumenti contrattuali previsti. Va ricordato che proprio la questione legata agli aumenti vede soccombere ancora una volta i dipendenti regionali rispetto agli statali: gli aumenti sono infatti dimezzati. Chiedo pertanto che il governo della Regione dia mandato espresso all’Aran di procedere al rinnovo contrattuale ottemperando alle disposizioni sulla riclassificazione dei dipendenti. Se questo non dovesse avvenire sono pronto alla mobilitazione per far rispettare gli accordi ed evitare che i sindacati confederali, minoritari nella rappresentanza dei regionali, sottoscrivano accordi al ribasso che in un momento di crescita esponenziale dell’inflazione farebbe solo perdere potere d’acquisto a questi lavoratori già tartassati abbondantemente”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana.