Solo qualche giorno fa avevamo dato la notizia del rinvenimento nel carcere di Siracusa di
ben 27 telefoni cellulari, operazione portata a termine grazie al significativo lavoro
investigativo della Polizia Penitenziaria, ma purtroppo alla CC di Siracusa si susseguono le
aggressioni al personale: in tre giorni 3 aggressioni, di cui una ad opera di un detenuto di
origine italiane a cui erano stati rinvenuti 2 telefoni ed un’altra aggressione ad opera dello
stesso detenuto che la settimana scorsa si era reso responsabile del medesimo fatto.
A darne notizia è una nota del S.PP. – Sindacato Polizia Penitenziaria – a firma del segretario
generale Aldo Di Giacomo.
La situazione nell’istituto Cavadonna è a dir poco esplosiva, non si riesce a capire perché il
DAP non prende posizioni con interventi forti, ad iniziare dall’assegnazione straordinaria di
personale e misure adeguate.
La prognosi di guarigione per i 2 colleghi aggrediti è di 5 giorni mentre cresce il clima di
tensione e con esso la “caccia all’agente”.
La molla di tutto, oltre alla rivalsa per il sequestro dei telefoni, è la convinzione di godere
della impunità perché come accade non solo a Siracusa i tempi di intervento della giustizia
sono lunghi e in troppi casi i detenuti ritengono di non avere nulla da perdere.
L’S.PP. ribadisce che la Casa Circondariale di Siracusa è in grave sofferenza di risorse umane,
ma, nonostante ciò, il personale di Polizia Penitenziaria riesce sempre con grande sacrificio
e senso dello Stato a sopperire alla mancanza d’inerzia da parte del DAP.