Macaddino (Uil): “Segnale positivo che deve tradursi in azioni concrete per il rilancio del settore pesca”
“La scelta della delegazione del Parlamento europeo composta dai membri della Commissione Pesca e da funzionari Ue di far visita alla città di Mazara del Vallo, ed in particolare ai luoghi più significativi per il settore della pesca, è senza dubbio un momento importante, che deve però essere riempito di contenuti di merito rispetto alle ormai innumerevoli problematiche che il settore della pesca attraversa da anni”.
Ad affermarlo è il segretario generale della Uil Trapani Tommaso Macaddino.
E aggiunge: “La sostenibilità delle risorse, la pacifica convivenza nel Mar Mediterraneo fra tutti i paesi rivieraschi, il reinserimento a pieno titolo del settore pesca della provincia di Trapani, guardando alla specificità industriale di Mazara del Vallo, nei tavoli di programmazione europea dei fondi comunitari, in modo che si possa vedere finalmente la possibilità di costruire nuovi pescherecci con sistemi moderni e tecnologicamente avanzati, sono alcuni dei principali punti che la delegazione dovrà attenzionare per raggiungere l’obiettivo di far ripartire il settore e allo stesso tempo far riavvicinare i giovani al comparto”.
“Come Uil Trapani – conclude Macaddino – auspichiamo una seria e profonda presa di coscienza da parte della Commissione, affinché vengano posti in essere provvedimenti che vadano in questa direzione”.
Tutti questi temi saranno portati alla tavola rotonda prevista questo pomeriggio con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sulle principali problematiche del settore ittico siciliano e del distretto di Mazara, al quale parteciperanno il segretario generale Uila Trapani Roberto Giacalone e il segretario nazionale Uila Pesca Fabrizio De Pascale.
“Un’occasione importante – afferma Giacalone – per avviare un confronto serio e costruttivo su tematiche come l’invecchiamento della flotta, la sicurezza a bordo, le difficoltà di ammodernamento della flotta, lo scarso ricambio generazionale e l’insufficienza di reti di sicurezza sociale”.