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UIEPE di Palermo, archiviazione anche per l’assistente amministrativo accusato di abusi nell’accesso al sistema informatico

Alfonso Farruggia (UILPA): “L’amministrazione si scusi con i dipendenti e spieghi perchè il personale non è adeguatamente formato”

Provvedimento di archiviazione anche per Francesco Donia, uno dei due dipendenti dell’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Palermo, accusati di accesso indebito al sistema di protocollazione “Calliope”.
La decisione dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari giunge a qualche settimana di distanza dall’archiviazione disposta dal magistrato Cristiana Rotunno per Alberto Lilla
Entrambi erano stati accusati da Anna Internicola , attuale direttrice reggente dell’UIEPE, di avere  tenuto una condotta inadeguata sotto il profilo disciplinare.Era stata la stessa  direttrice a inviare all’Ufficio Procedimenti Disciplinari di Roma le segnalazioni relative ai dipendenti – Alberto Lilla funzionario, Francesco Donia assistente amministrativo – da cui era scattato l’avvio degli accertamenti per le due unità in servizio a Palermo. “Una vittoria sindacale che ci rende orgogliosi – afferma il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Palermo Alfonso Farruggia – e sulla quale non abbiamo mai nutrito alcun dubbio: è una vittoria per tutti i lavoratori che subiscono ingiustizie, non solo per i nostri due iscritti”.
I due dipendenti, come si evince dal provvedimento conclusivo che reca la data del 28 aprile scorso, non avrebbero in alcun modo abusato del loro ruolo di protocollatori per finalità estranee ai rispettivi compiti istituzionali.
Secondo l’amministrazione, invece, avrebbero effettuato – per motivazioni non legate alle rispettive mansioni e competenze – la visualizzazione dei documenti nel sistema di protocollazione denominato “Calliope”, utilizzato dall’Ufficio.
E, sempre secondo l’amministrazione, sarebbero successivamente entrati in possesso, attraverso il download, di documenti il cui contenuto avrebbe, invece, dovuto rimanere strettamente riservato.
La UILPA ha fondato la propria azione di difesa, sia nel caso di Alberto Lilla che di Francesco Donia, sottolineando la mancata classificazione come “riservati” dei documenti al centro del caso, da parte dell’amministrazione.
Da qui, l’attività ordinaria compiuta dai due dipendenti, ovviamente non messi a conoscenza della natura dei documenti.
“Emerge senza ombre, da tutti e due i provvedimenti di archiviazione – sottolinea il segretario generale – che il sistema “Calliope” non era né è destinato alla protocollazione di atti riservati”.
“Francesco Donia, al pari del collega – precisa l’esponente sindacale – è, semmai, vittima di una gestione del tutto inadeguata del personale all’interno dell’Ufficio che, come è noto, svolge un ruolo delicatissimo : ci si chiede, proprio in considerazione di tutto ciò, quale sia la ragione della mancata, necessaria formazione dei dipendenti addetti alla protocollazione”.

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