Da nord a sud le Chiocciole Metodo Cherasco si muovono veloci! Sarà infatti proprio la Sicilia la prima tappa di ITINERA, il modulo di informazione e formazione itinerante sviluppato dall’Istituto di Elicicoltura Cherasco per mostrare le potenzialità di business con l’allevamento delle chiocciole. Con condizioni climatiche ottimali, un alto consumo gastronomico di chiocciole – che fanno parte della tradizione culinaria locale – e ultimo, ma non meno importante, la disponibilità dei finanziamenti statali a fondo perduto “PSR Resto al Sud”, la Sicilia presenta un humus ideale per sviluppare una proficua attività di allevamento di chiocciole.
Per scoprire come diventare elicicoltori – allevatori di chiocciole – l’appuntamento è per SABATO 7 MAGGIO dalle ore 9 alla Sala Polivalente della Chiesa di Piazza Mazzini a Tusa per la relazione delle linee teoriche a cura del Direttore dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco Simone Sampò accompagnato dall’architetto Cristiano Scarrone. Il pomeriggio è dedicato invece alla pratica presso l’Azienda Agricola Miceli (Contrada Vallone 10, Tusa, Messina) che già da 5 anni segue l’innovativo disciplinare di produzione secondo il “Metodo Cherasco”. “Abbiamo iniziato in autonomia, senza alcuna esperienza – spiega Santi Miceli, uno dei giovani titolari dell’azienda agricola di Tusa – ma è grazie alle competenze, conoscenze e alla continua assistenza fornitaci dall’istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco che siamo riusciti a rendere proficua la nostra attività di allevamento chiocciole, tanto che oltre ai primi 20 recinti, ne stiamo impiantando altri 25 perché la richiesta sia gastronomica che dei prodotti cosmetici continua a crescere”. Qui, guidati dai tecnici dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura, aspiranti elicicoltori ma anche semplici curiosi e amanti della natura saranno accompagnati alla scoperta delle tante potenzialità dell’elicicoltura: teoria e tecnica di gestione di un impianto, cosmetica e produzione gastronomica, analisi dei costi. Il pomeriggio, insieme ai titolari dell’allevamento Miceli, visita dell’impianto di allevamento, per toccare con mano un’attività che consente di mettere a reddito terreni altrimenti improduttivi con un investimento contenuto e un ritorno economico certo in tempi brevi.
La Giornata Informativa è gratuita con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA <<<
fino ad esaurimento posti al numero 0172.489382
ELICICOLTURA: UNA PROMETTENTE POSSIBILITA’ DI BUSINESS NEL COMPARTO AGRICOLO
Un business pulito, etico, rispettoso della natura. E redditizio, considerando che in 6 anni gli allevamenti elicicoli italiani che seguono il “Metodo Cherasco” sono passati da 200 a 840, impiegando un indotto di oltre 11.000 persone e generando un significativo aumento di fatturato, cresciuto dai 36 milioni di euro del 2016, per arrivare a 340 nel 2019 e a sfiorare i 500 milioni di euro nel 2021.
La “Chiocciola Metodo Cherasco”, riconosciuta e ricercata per la sua qualità ottenuta grazie all’applicazione del rigido disciplinare, ha visto raddoppiare il suo valore, passando da 3€ al chilo del 2019 a 6€ al chilo nel 2022. La possibilità di allevare secondo il Ciclo Naturale Breve consente, inoltre, di rientrare dell’investimento già dal primo raccolto, ovvero entro 6 mesi dall’attivazione dell’impianto.
La richiesta di chiocciole di qualità – sia per la carne che per la bava – è in costante aumento. “Considerando che gli allevamenti attuali in Italia provvedono solo al 15% della domanda interna e che ci sono oltre 1 milione di ettari incolti (dato Coldiretti) – spiega Simone Sampò Direttore dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco – c’è spazio per più di altri 3800 ettari di impianti e per l’avvio di nuove proficue opportunità imprenditoriali per fare dell’Italia il primo produttore di chiocciole certificate al mondo”.
IL FUTURO È CHIOCCIOLA!
Tutto parte dalla chiocciola, piccolo invertebrato al fondo della catena alimentare, dalla quale nasce una florida economia – ribattezzata economia elicoidale – in grado di sviluppare reddito in diversi settori.
Neologismo coniato da Simone Sampò – Direttore dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco – l’economia elicoidale, si sviluppa “a spirale”: coinvolge diversi comparti, creando valore in termini di lavoro, reddito e benessere sociale ed ambientale oltre che nel settore gastronomico – la carne di chiocciola è ricchissima di proteine con appena lo 0,7% di grassi (meno della sogliola) e l’allevamento richiede un dispendio minimo di acqua ed energia – anche in altri settori produttivi. Sono coinvolti il segmento prodotti di benessere, bellezza e farmaceutica – la bava delle lumache ha eccezionali proprietà cicatrizzanti, nutrienti e antiossidanti e funge da gastroprotettore naturale; il commercio di frutta e verdura – la bava è un antimicrobico naturale in grado di allungare lo shelf-life dei prodotti confezionati; lo sviluppo di applicazioni tecnologiche avanzate negli impianti come sensoristica e blockchain; il sociale con progetti riabilitativi dove i pazienti traggono giovamento nel prendersi cura della chiocciola con tempi lunghi e scanditi, proprio come quelli del piccolo mollusco, e il progetto F-Helicicultura dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura, ovvero insegnare a bambini e ragazzi il rispetto della natura attraverso l’osservazione e la cura delle chiocciole. Inoltre, gli intestini vengono venduti per l’alimentazione di altri animali e il guscio, fonte di calcare, viene utilizzato nei prodotti ortodontici e per gli scrub nei massaggi.