La situazione del cimitero dei Rotoli non si può nemmeno menzionare. Lo dimostra l’aspro contraddittorio avvenuto con comunicati e contro-comunicati tra il candidato Miceli e l’attuale assessore Sala, con la delega a Patrimonio – Beni Confiscati – Cimiteri – Igiene – Sanità – Diritti degli animali, che lo accusa di “demagogia” e lo indica come “candidato sindaco delle forze politiche che governano la città”.
Era già accaduto a proposito dei dipendenti part-time, quando l’attuale vicesindaco Fabio Giambrone rimproverò il candidato Miceli smentendolo e quando, negli stessi giorni, l’attuale assessore Giusto Catania lamentò la non incisività della sua campagna elettorale. I partiti, nella cui ombra il candidato Miceli si muove, iniziano a condizionare, ancor prima delle sue possibili scelte da amministratore, il suo libero pensiero che diventa così subordinato ai soli diktat di palazzo.
«Di fatto – dichiara Rita Barbera – il candidato Miceli ha risposto all’assessore Sala ammorbidendo i toni e ribadendo che non intende mettere in dubbio la qualità del suo lavoro ma l’attuale situazione del cimitero dei Rotoli dimostra la mancanza di una progettazione sistemica e che, nonostante sia stato smantellato il sistema clientelare che le inchieste giudiziarie hanno scovato, sia necessario un intervento di più ampio respiro che permetta a tutte le cittadine e ai cittadini palermitani di poter dare giusta sepoltura ai loro cari, indipendentemente dal loro reddito. Non è possibile – continua Rita Barbera – pretendere dai cittadini l’adempimento dei loro doveri se non si tutelano innanzitutto i loro diritti e quello di una giusta sepoltura è tra i diritti inalienabili. La situazione del cimitero dei Rotoli, con le sue bare accatastate, resta una vergogna e questa non è un’affermazione che si può confutare».