Promesse di stabilizzazione e di aumento d’orario sembrano gli unici elementi concreti cui mira il candidato Miceli. Dimentica che lo “strappo” tra i dipendenti comunali e l’amministrazione è dovuto a logiche di prevaricazione istituzionale, mancanza di fiducia e sottovalutazione delle capacità professionali dei dipendenti comunali a tutti i livelli. D’altro canto il centrodestra, tra fumate nere e dissensi interni, continua la campagna elettorale basata su chiacchiere cui non seguono fatti, continuando a ignorare i problemi della città e, soprattutto, la loro soluzione.
“Vorrei – dichiara Rita Barbera – che i dipendenti del Comune diventassero «il fiore all’occhiello» della pubblica amministrazione in Sicilia”.
L’analisi delle necessità della pianta organica del Comune di Palermo devono essere prioritarie e basate sulle necessità reali della macchina comunale e non sulla base di numeri dettati dalla statistica o, peggio ancora, da esigenze clientelari. È altresì necessario ridare fiducia ai tanti bravi dirigenti e funzionari che conosco bene il loro lavoro e che, se motivati, possono essere artefici non solo di un lavoro esecutivo ma, e soprattutto, propositivo per la soluzione dei problemi della città. Le palermitane e i palermitani che oggi sono alle dipendenze dell’amministrazione comunale soffrono gli stessi disagi degli altri cittadini e, anche grazie a loro, può finalmente terminare la scellerata «emergenza continua» che avvolge Palermo da oltre quarant’anni.