Ieri alla BIT di Milano,la Fiera Internazionale del Turismo, il talk show dal titolo “The Street of Love, Alcamo, un viaggio fra “Cielo e “Doc” condotto dalla giornalista Stefania Renda che ha presentato Alcamo e le sue bellezze ambientali e culturali tutte da scoprire.
Ospiti del talk shaw: il Sindaco Domenico Surdi, Claudio Cammarata per l’Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale, Maria Grazia Lauria per la Consulta del Turismo e la preside dell’I.T.E.T. Girolamo Caruso, Enza Mione; tutti gli ospiti, ognuno dal proprio punto di vista, hanno parlato di Alcamo, tratteggiandone bellezze e peculiarità, dalle bellezze paesaggistiche, mare e montagna all’architettura religiosa con un grande numero di chiese tutte bellissime ai Musei, quello di arte moderna, degli strumenti musicali e di arte sacra, al Castello dei conti di modica, prestigiosa sede dell’enoteca Regionale della Sicilia Occidentale, alle opere degli artisti contemporanei, uno fra tutti il Maestro Turi Simeti. Dichiara il Sindaco Domenico Surdi “abbiamo voluto essere alla BIT perché il turismo rappresenta la chiave di volta dell’economia del territorio, Alcamo con la sua posizione strategica e con le sue attrazioni deve essere un punto di arrivo per il turista ed un punto di partenza per rilanciare la Città fra i circuiti turistici di rilievo. A partire dal nostro mare e fino alla Riserva del Monte Bonifato, passando per il centro cittadino e non solo, possiamo offrire ai visitatori un itinerario di viaggio costruito su dodici tappe dedicate a Cielo d’Alcamo, insieme alla cultura del vino non solo bianco ma anche rosso e all’enogastronomia con le sue ricette tipiche perché Alcamo si rivela un sito completo per l’offerta turistica in grado di non scontentare nessuno. Ed infine il turismo è legato anche alle professioni del futuro quali quelle legate alla sostenibilità agroalimentare, senza dimenticare i nuovi strumenti della tecnologia per disegnare percorsi turistici virtuali, tutte opportunità offerte dal nostro Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Girolamo Caruso”.
