Il deputato della Lega: voragini nei conti del Comune per gli sprechi e le gestioni allegre
“Poteva essere il giorno giusto per avviare la campagna elettorale per la Città di Palermo, ma anche oggi continuano le disfide nel centrodestra siciliano. È ora di chiudere su un candidato e di connettersi con i cittadini che si ritrovano, grazie ad Orlando ed ai suoi sodali di sinistra, con il raddoppio dell’addizionale comunale Irpef. L’imposta schizzata alle stelle è la cartina al tornasole della pessima amministrazione della cosa pubblica da parte del centrosinistra. Lasciano rovine i vari Orlando, Giambrone e Catania, far ripartire Palermo sarà davvero dura. Inoltre vendono per buono un piano di risanamento che nessuno conosce e che mai Draghi firmerà così come proposto dalle cicale palermitane. Hanno afffamato e tartassato i cittadini con i loro sprechi e con le gestioni allegre dei fondi del bilancio comunale: per anni, ad esempio, hanno parlato di Teatro Massimo come paradigma di eccellenza ed ora invece si scoprono voragini perché usato come bancomat per incarichi e prebende che con la Cultura, quella vera fatta da artisti e musicisti, c’entrano poco”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato di Lega Sicilia all’Assemblea regionale siciliana.