La Cgil Palermo e l’Udu aderiscono allo sciopero globale per il clima del 25 marzo #PeopleNotProfit promosso nella nostra città da Friday for future Palermo. Apppuntamento venerdì a piazza Politeama alle ore 9 e manifestazione fino a piazza Pretoria, dove si terranno alcuni interventi.
“La difesa dell’ambiente, la consapevolezza che le crisi climatiche stanno producendo cambiamenti visibili già adesso, impone a tutti di partecipare alla mobilitazione per chiedere un’inversione di marcia nel senso della sostenibilità ambientale – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Venerdì saremo a fianco degli studenti per sollecitare una rapida azione sul clima. Nei giorni scorsi siamo scesi in piazza per la pace, contro la guerra in Ucraina. La devastazione delle città e dei territori a cui stiamo assistendo, le migliaia di morti, i milioni di profughi, impongono di lottare per un modello di sviluppo che coniughi la pace e il disarmo con il rispetto del territorio, la riduzione delle emissioni, la sostenibilità dell’ambiente, la riconversione ecologica delle produzioni. Tutti processi che vedranno impegnato il mondo del lavoro, chiamato a far parte della transizione ecologica. Per questo la mobilitazione per il pianeta e per la pace è strettamente legata alla battaglia dei diritti dei lavoratori. Continueremo a batterci per il clima la pace e il lavoro di qualità”.
“Anche gli studenti universitari dell’Udu, i rappresentanti della nuova generazione,
sentono il bisogno scendere piazza contro il cambiamento climatico che rischia di alterare il mondo nel quale i giovani devono costruire il loro futuro – dichiara Valerio Quagliano, coordinatore Udu Palermo – Come studenti avvertiamo il periodo difficile che ci aspetta, per i risvolti economici dovuti anche all’aumento dei prezzi, a partire da quello del combustile, che sta penalizzando i ragazzi che si spostano, gli studenti fuori sede in particolare. E’ necessario un cambiamento immediato dalla dipendenza energetica dalle fonti fossili, accelerando sulla decarbonizzazione dell’economia”.