“Mi incontro domani a Roma con il vice ministro alle infrastrutture Alessandro Morelli; assieme a noi ci saranno i rappresentanti siciliani degli autotrasportatori e una delegazione dei deputati della Lega Sicilia all’ARS. E’ l’occasione per pianificare una serie di ulteriori interventi che contrastino rapidamente il “caro gasolio” definendo emendamenti al Decreto Energia che compensino ancora di più e meglio i danni subiti dalle imprese e dai lavoratori dell’autotrasporto su gomma, oltre a ciò che di buono finora è stato fatto. La Lega si è fatta carico delle istanze degli autotrasportatori siciliani, ulteriormente svantaggiati rispetto ad altri a causa della posizione geografica della nostra isola. In queste ore siamo ovviamente concentrati sulla guerra in Ucraina. Le priorità assolute, per tutti, sono creare le condizioni diplomatiche perché le operazioni militari russe cessino e non vi siano più vittime e, nel contempo, accogliere i profughi: bambini, donne e uomini in fuga dall’orrore. Ma è necessario ragionare anche sugli scenari futuri che riguardano la produzione e l’approvvigionamento di energia tanto nel nostro Paese quanto in Sicilia. Questa guerra si intreccia con la grande questione dell’aumento dei costi energetici e con le salatissime bollette delle ultime settimane; nel breve e medio termine potrebbe andare ancora peggio e il “caro bollette” raggiungere livelli insostenibili: è un pericolo da scongiurare a tutti i costi. In attesa del “cessate il fuoco” che è chiaramente la priorità assoluta per tutti sempre domani e in sede politica con la Lega ragioneremo proprio sui nuovi investimenti per la ricerca, la produzione e l’approvvigionamento energetico in Italia e in particolare in Sicilia. Voglio infine esprimere il mio apprezzamento e la mia gratitudine a sindaci, amministratori, consiglieri comunali della Lega Sicilia, a tutti i dirigenti locali così come ai tantissimi militanti del partito che in queste ore si stanno prodigando con generosità per raccogliere fondi in favore del popolo ucraino e per trovare soluzioni dignitose e razionali nell’accoglienza dei profughi di guerra”.