Dare spazio ai produttori e riconoscere il loro ruolo sociale, di presidio del territorio e di cura dell’ambiente.
È l’obiettivo della prima edizione di ‘Sana slow wine fair’, che dal 27 al 29 marzo ospiterà a Bologna Fiere 500 cantine espositrici per tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass. L’evento è stato ideato da Slow Food ed è organizzato da Bologna Fiere, in collaborazione con FederBio, Confcommercio Ascom Bologna, e il supporto del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dell’Istituto del commercio estero (Ice).
“Un momento di incontro in presenza che ci fa capire che non tutto può essere digitale – ha sottolineato Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, ambientali e forestali – Quello del vino è un settore economico rilevante che crea reddito, lavoro e ricchezza, ma rappresenta anche i valori che fanno parte della nostra storia”.
A Bologna sono attesi migliaia di visitatori, professionisti dell’horeca – il settore commerciale di ristorazione, alberghiere, catering e bar – e centinaia di delegati della ‘Slow wine coalition’ dall’Italia e dall’estero. I visitatori – sia operatori del settore che appassionati – potranno visitare gli spazi espositivi della Fiera dove si troveranno i produttori che hanno sottoscritto il ‘Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto’. Inoltre, l’evento in presenza sarà preceduto da tre giorni di convegni online, dal 22 al 24 marzo, incentrati sulla sostenibilità ambientale, la tutela del paesaggio e la crescita sociale e culturale delle campagne.
All’assemblea plenaria di inaugurazione della fiera, domenica 27 marzo, verrà poi elaborato un documento sulla base dei temi emersi durante i convegni online. “È un’iniziativa nuova che parte da 500 cantine ma ha l’ambizione di diventare un appuntamento internazionale di primo piano – ha aggiunto Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere – e fa parte di una strategia economica attenta alla cultura della sostenibilità e che crea ricchezza per il territorio”.