sabato, Novembre 23, 2024
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Mazara: droga sotto terra, arrestato Vito “Puci”

I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un noto pregiudicato mazarese 47enne.

L’uomo, già condannato in passato per reati legati al traffico illecito di sostanze stupefacenti, era stato colpito lo scorso luglio da un sequestro di quasi 90 mila euro quando i Carabinieri – coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala – lo deferivano per aver fraudolentemente trasferito la proprietà di determinate somme di denaro a soggetti terzi al fine di evitare l’aggressione patrimoniale da parte dello stato ed eludere così le disposizioni di legge in materia di misura di prevenzione patrimoniale. Infatti, all’indagato già nel 2020 erano stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di circa un milione di euro tra auto di lusso ville e attività commerciali riconducibili alla sua attività di spaccio.

Durante un servizio di controllo del territorio in aree rurali e difficilmente percorribili, i Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo notavano scorrazzare per le vie del quartiere di Mazara 2 il 47enne a bordo di una moto da cross senza targa. Decidevano cosi di monitorare il suo tragitto giungendo fino ad un appezzamento di terreno in C.da Archi ove l’uomo, indisturbato, dopo aver fermato la moto, tentava di recuperare, tra le pietre di tufo e accanto a una stradina di campagna dissestata, uno zainetto. Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma consentiva di scongiurare la fuga del noto pregiudicato che tentava di dileguarsi tra i rovi dove, dopo poco, veniva fermato e arrestato. All’interno dello zaino erano 18 panetti di sostanza stupefacente tipo hashish, sequestrati e a disposizione dell’A.G. per le successive fasi di analisi e campionatura. Proseguite le attività di perquisizione presso le abitazioni a lui in uso venivano sequestrati complessivamente 1.8 kg. di sostanza stupefacente e circa 8.500 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.

Durante l’udienza di convalida l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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