“Nel prendere atto della protesta di Schifani sull’autocandidatura del Presidente ARS On.le Miccicchè a Presidente della Regione”, risponde Antonio Cipriano, concessionario del copyright/committente elettorale di Centro Destra Patriota, “ci preme sottolineare, all’indirizzo del Senatore di Forza Italia Schifani, quanto segue:
Caro Senatore Schifani, nessuno le ha chiesto di esprimersi su Miccicchè, iddu ha solo risposto ad un’appello di taluni esponenti di Forza Italia ; apprendiamo che si sarebbe svolta un’assemblea in seno al vostro movimento, dove la S.V. Senatorissima, tra l’altro neanche è stato invitato .
Ricordiamo, in vero che lo stesso Miccichè, per dovere di cronaca ha invece manifestato, evocato è cercato il confronto con Lei stesso ; orbene, rispettabilissimo ex Presidente del Senato, abbiamo capito e ben inteso, che vuole evitare il confronto per la mancanza di rispetto avvenuta, verso chi come Lei ha dato un’esimio servizio al Paese. Però, noi vogliamo significare che allo stesso modo, abbiamo avuto da tutte le stesse componenti di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, la medesima mancanza di rispetto, ma diremo di più, noi stiamo subendo una violazione di ciò che è nostro interesse legittimo e cioè la tutela del marchio Centrodestra – Patriota che è depositato con tanto di copyright.
Al limite della noiosità, stiamo subendo danni alla nostra immagine, che è una immagine nuova, relativa alle intenzioni di unire il Centro Destra in un progetto di Coalizione allargata che può partire come esperimento dalla Sicilia, ma che sta a cominciando a crescere, attraverso tanti contatti e manifestazioni a livello nazionale, sia da taluni deputati che da molti ex iscritti di Forza Italia che guardano con interesse a questo nuovo progetto che va in controtendenza a chi come Fratelli d’Italia e Lega si sono venduti l’anima, e se la sono venduti al Pd tra l’altro astenendosi e facendo decadere ad un passo dalla nomina, dalla più alta carica dello Stato, l’Esimia Senatrice Casellati.
Senatore Schifani, siamo convinti della sua preoccupazione in merito alla mancanza interna di dialettica; una mancanza che va certamente a dequalificare gli organi collegiali, ma questa mancanza di dialettica notiamo e vogliamo sottolineare, come invero manchi in generale anche nel confronto verso i legittimi depositari del marchio Centro Destra.
Vede, le regole sono state violate a livello nazionale più volte, va superato l’ego ancora ben radicato in molti esponenti eletti ed in molti quadri dirigenti.
Noi, Senatore Schifani, le ripetiamo e la invitiamo a prendere delle conclusioni e delle decisioni nette;
la invitiamo a recidere quel cordone ombelicale che vuole tornare a galla, il cordone della vecchia egemonia e partitocrazia che vuole continuare a soverchiare gli interessi legittimi del Popolo tenendo oltretutto in catene il Popolo Siciliano; un Popolo già esausto dalle nefaste politiche di chi dai palazzi romani continua a dimenticare appositamente l’applicazione della agognata autonomia, già conquistata da tempo e lo dimentica continuando a fare melina, voltandosi dall’altra parte anche nell’applicazione del piano di resilienza europeo e nella suddivisione di fondi, che legittimamente aspettavano in maggioranza al sud.
Dal piano di resilienza, c’è bisogno di un passaggio netto; un passaggio che funga da cavalcavia con lo stesso piano; un passaggio che sappia attuare per la Regione Siciliana, un preciso piano di eticità, valorizzando il senso di appartenenza patriottica dello stesso Popolo Siciliano, attraverso contenuti programmatici seri, trasparenza e rinnovati canali di partecipazione, con precisi canali che sappiano coinvolgere lo stesso Popolo, nella capacità di incidere all’interno delle istituzioni.
Detto ciò Esimio Senatore, la invitiamo a riflettere, siamo disponibili al dialogo, ripetiamo, ma Lei faccia una cosa, sciolga la riserva e si candidi a Presidente della Regione, siamo convinti che potrebbe essere l’unico a tenere la barra ferma e dritta, nell’ottica di una meta unitaria, che sappia unire più che dividere. Concludiamo, Augurandole Destrici, Patriottici ed Etici Saluti.