Era il mese di maggio dell’anno scorso, quando, il Consiglio comunale di Marsala decise di occupare simbolicamente l’aula consiliare in segno di protesta per la carenza di servizi presso l’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala. Ne sussegui un dibattitto politico-amministrativo che, culminò con un incontro con i vertici dell’Asp, sindaco e rappresentanti del Consiglio comunale, nel quale vennero discusse le problematiche e nel quale si arrivò ad una mediazione. Tra gli argomenti trattati anche la sanificazione delle ambulanze tra un servizio e l’altro. Costrette ad andare a Mazara o a Trapani, causando dei ritardi per il ritorno in servizio. A questo dilemma, sembra che ci sarebbe stato un impegno per installare in breve tempo un box per la sanificazione dei mezzi in loco.
A distanza di otto mesi dall’incontro, possiamo trovare l’installazione di un box nei pressi del Pronto soccorso, ma ad oggi no ci risulta sia mai stato attivato il servizio.
Tutto ciò, costringe le ambulanze del territorio marsalese, ogni qual volta trasportano un paziente al Covid-Hospital di Marsala, a doversi mettere in viaggio per Trapani o Mazara per effettuare la sanificazione e quindi poter tornare operativi. Ciò significa che un’ambulanza dopo il trasporto di un paziente torna operativa dopo circa un’ora, mantenendo il personale sempre sotto stress e probabilmente causando anche dei disagi all’utenza.
Allora ci chiediamo: Se è così difficile avviare un servizio così semplice, come pensiamo che si possano risolvere tutte le problematiche del nosocomio marsalese?