“Uno spazio politico che si pone come obiettivo quello di contribuire
a costruire una coalizione vincente per Palermo, partendo
dall’inclusione e dall’impegno di tante realtà civiche, sociali,
ambientaliste e progressiste che, a vario titolo e con vari ruoli, si
sono impegnate in questi anni nella città”.
Cosi Valentina Chinnici, Massimo Giaconia, Roberto Li Muli, Michele
Maraventano e Mariangela Di Gangi commentano l’esito dell’incontro fra
il gruppo di Consiglieri di “Avanti Insieme” e gli attivisti di
“Facciamo Palermo” per “iniziare un percorso comune con l’obiettivo di
dare rappresentanza a quanti e quante sentono l’esigenza di dare un
contributo forte al dibattito sul futuro di Palermo e che pensano di
poterlo fare grazie al lavoro svolto in questi anni. Anni in cui è
innegabile l’impulso dato dall’amministrazione Orlando ma, anche,
l’emergere di profondi problemi e criticità.”
“Vogliamo confrontarci con le forze politiche organizzate del campo
del centrosinistra sui temi programmatici e sulle modalità di
costruzione della coalizione e della candidatura alla carica di
sindaco/a.
Crediamo di poter offrire all’intera coalizione competenze ed
esperienze che ci appaiono necessarie per uscire da una discussione
che, fino ad ora, non sembra essere stata presente nel tessuto vivo
della città.
Dall’impegno per l’inclusione sociale passando per le scelte sulla
mobilità, da più coraggiose politiche sulla gestione dei rifiuti e
soprattutto all’attuazione di un decentramento vero, sono molti i temi
su cui pensiamo sia utile una chiamata a raccolta di competenze e
contributi che vivono anche fuori dagli spazi organizzati della
politica ma che sono interessati a processi condivisi e di
partecipazione per il bene di Palermo, per migliorare la macchina
comunale e avvicinare istituzioni, cittadini e cittadine.
Riteniamo che il contributo di questi mondi possa essere decisivo,
come ci insegnano gli straordinari risultati conseguiti dall’alleanza
tra mondo del centrosinistra e civismo progressista nelle ultime
competizioni elettorali in Italia e in Sicilia. Noi vogliamo fare la
nostra parte”.