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Caro materiali, Ance Catania a supporto delle imprese: sportello dedicato per la compensazione

Edilizia, compensazione caro-materiali: domande entro l’8 dicembre (decreto ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) 

«Caro-materiali e compensazione: un modulo ad hoc e uno sportello dedicato a disposizione di tutte le imprese edili che necessitano di supporto e delucidazioni per la presentazione delle domande». È così che Ance Catania, presieduta da Rosario Fresta, ha risposto alle indicazioni inserite nella circolare esplicativa del MIMS del 25.11.2021, in esecuzione del decreto ministeriale dell’11 novembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 novembre. 

«Secondo quanto previsto dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, le aziende appaltatrici titolari di contratti pubblici hanno 15 giorni di tempo – a decorrere dal giorno della pubblicazione del decreto in Gazzetta – per presentare la richiesta di compensazione – a pena di decadenza – per i lavori eseguiti e contabilizzati, ovvero annotati sotto la responsabilità del direttore dei lavori nel libretto delle misure nel primo semestre 2021», sottolinea il vicepresidente di Ance Catania Giuseppe Costantino. Una istanza da far pervenire alla Stazione appaltante «indicando – spiega il vicepresidente – i materiali passibili di eccedenza dell’8% per le offerte presentate nel 2020 e del 10% per quelle antecedenti». 

«C’è tempo fino al prossimo 8 dicembre e, considerata la natura festiva di tale termine, dovrebbe trovare applicazione il principio generale del suo automatico slittamento, fissando la scadenza al primo giorno lavorativo utile (ossia il 9 dicembre) – prosegue Costantino – ma trattandosi di termine fissato a pena di decadenza, si raccomanda alle imprese di rispettare indicata, per non incorrere nel rischio di tardività. Il provvedimento è volto a riconoscere un ristoro economico causato dall’impennata dei prezzi conseguenti a improvvise fluttuazioni di mercato. Il Governo ha fornito così una risposta, seppur ancora limitata, sia con riferimento al limite temporale di riconoscimento della compensazione, sia alla stima del costo dei materiali, ancora considerato da ANCE non corrispondente alle reali variazioni di mercato».

Una boccata d’ossigeno per il settore delle Costruzioni, che ha subito un brusco rallentamento a causa del lievitare dei prezzi. Una maggiorazione che, nel periodo tra novembre 2020 e maggio 2021, ha segnato aumenti anche del 150%, basti pensare al ferro. Secondo le disposizioni in vigore, il danno economico verrà coperto dall’Amministrazione attingendo alle risorse accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento, ai ribassi d’asta e alle somme relative ad altri interventi ultimati. In caso di incapienza di risorse proprie, l’Ente ricorrerà all’apposito Fondo di 100 milioni di euro per l’adeguamento dei prezzi, istituito con decreto ministeriale del 30 settembre 2021.  

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