Rivedere l’accordo Stato Regione siciliana del 14 gennaio 2020 che penalizza la rinascita della Sicilia e la stabilizzazione del lavoratori del comparto forestale, dato che individua tagli cospicui nei prossimi anni e trovare le coperture necessarie anche nel Pnrr.A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Franco Arena, Segretario regionale Ugl Forestali a margine dell’audizione in Commissione Attività produttive dell’Ars.Come Ugl siamo per la stabilizzazione di tutti i forestali – proseguono i sindacalisti – una comunità di lavoratori professionisti che rappresentano le vere sentinelle sul territorio e vanno utilizzati tutto l’anno. Per far ciò lo Stato dia il segnare chiaro assegnando le risorse necessarie per la totale copertura finanziaria in aggiunta ai 232 milioni già stanziati e certificati dalla Regione siciliana con la proposta di legge presentata, ed è la prima volta che un governo regionale passa dalle parole ai fatti da decenni.Per tali ragioni siamo sempre più convinti che la nostra proposta delle due fasce occupazionali di lavoratori a tempo indeterminato (Oti) e lavoratori a tempo determinato a 181 giornate, con un passaggio graduale ad Oti entro pochi anni – concludono Messina e Arena – sia la proposta più fattibile e realistica con le attuali risorse disponibili anziché cavalcare proposte di legge populiste che creano solo confusione e non risolvono una volta per tutte la questione ultra trentennale della stabilizzazione dei forestali.Area degli allegati