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Pre-adozione dei Consigli comunali di Trapani e Misiliscemi del PUDM

L’Amministrazione Tranchida procede spedita verso l’approvazione del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime.

Infatti, nel mese di Giugno del 2021 il Consiglio comunale di Trapani prima ed il Commissario Burgio con i poteri del Consiglio, dopo, hanno provveduto alla adozione preliminare di questo fondamentale strumento di pianificazione. Superando la fase di prevalutazione del Piano, in capo all’Assessorato Territorio e Ambiente, il Comune di Trapani, oltre ad aver dimostrato di recepire per intero le Linee Guida indicate dal Dipartimento dell’Ambiente e ad avere ben chiare le norme che regolano la sostenibilità e la fruizione delle proprie coste, si è assicurato anche la possibilità di avviare la fase di individuazione dei progetti per le aree da concedere, in conformità con quanto stabilito dal Piano. Infatti, dal momento dell’approvazione preliminare dei Consigli comunali, è possibile rilasciare l’attestazione di coerenza richiesta dalla Regione a corredo dei progetti di nuove concessioni. Questa fase ha purtroppo subito una battuta d’arresto con la Sentenza del Consiglio di Stato che, in questo momento, limita il rilascio delle nuove concessioni poiché non sono chiari i termini di vigenza delle stesse. L’approvazione dell’atto ha scongiurato, comunque, a differenza di quanto accaduto in altri comuni, l’arrivo di un “commissario ad acta” inviato dalla Regione per adempiere al posto dell’Amministrazione. I progettisti incaricati hanno trasmesso il progetto di VAS (Valutazione Ambientale Strategica ai sensi art.- 6 del D.L. 152/2006) ed il progetto è stato subito trasmesso alla Regione Siciliana – ARTAper la verifica di assoggettabilità o il parere VAS. I passaggi successivi sono ora i seguenti: – Arrivato l’esito da parte della Regione, il comune pubblicherà all’Albo Pretorio per trenta giorni la proposta di PUDM per le osservazioni; – In relazione alle osservazioni pervenute dalla Regione e dai privati il comune provvederà alle opportune revisioni e i due Consigli comunali, per il loro territorio di competenza, provvederanno ad adottare il PUDM con delibera finale; – I comuni trasmetteranno alla Regione – DRA – Direzione Regionale dell’Ambiente il PUDM ed in seguito ad eventuali osservazioni, entro trenta giorni l’ufficio urbanistica provvederà alla revisione del PUDM secondo le prescrizioni del Dipartimento Ambiente; – A quel punto, l’assessorato approverà il PUDM. Si prevede di chiudere l’iter entro pochi mesi. Sono escluse da questa pianificazione le aree che ricadono sotto la giurisdizione delle Autorità Portuali e del Demanio marittimo di competenza statale nonché le aree del Demanio marittimo che ricadono all’interno delle riserve naturali (vedi Saline di Trapani e Paceco). Le zone oggetto di PUDM sono l’area di costa del comune di Trapani che va da Punta Tipa (area A1 e A2, B1 C1, C2 e C3) fino a torre di Ligny e l’area di costa del comune di Misiliscemi interessata che va da Salinagrande e termina a Marausa al confine con Marsala – Birgi (area D1, E1, E2, E3). In queste aree gravitano i seguenti vincoli:La fascia costiera oggetto di PUDM ricade in 2 ambiti di paesaggio locali: PL1 “Trapani e Paceco”, PL2 “Saline di Trapani e Paceco”. Ambito naturalistico dell’ex salina e della foce del fiume Misiliscemi, parco delle zone umide costiere di c.da Marausa, zone di protezione speciali e SIC stralciate nel PRG del 2010 e in fase di recupero in relazione alla approvazione nel 2018 della valutazione di incidenza al PRG del 2010. Il P.U.D.M. rappresenta lo strumento di pianificazione voluto dal legislatore regionale, necessario per regolamentare l’uso della costa attraverso la previsione di adeguate attrezzature connesse alla fruizione del mare, tra cui: gli stabilimenti balneari, le aree attrezzate per la balneazione, le aree attrezzate per pratiche sportive, le aree attrezzate per l’accesso di animali da affezione, i punti di ristoro, le aree ormeggio, rimessaggio e noleggio natanti, i locali per attività commerciali, esercizi di ristorazione e somministrazione in bevande, cibi precotti e generi di monopolio. La Strategia del PUDM, condivisa dalla Regione in fase di Pre-Valutazione, è stata quella di favorire la fruizione sostenibile della costa, ritenendo questo un elemento di valore, in termini economici nonché culturali ed ambientali: si propone pertanto di favorire la fruizione ordinata delle porzioni oggi meno valorizzate, nonché di regolare la fruizione per le porzioni già oggi più sfruttate. E’ stato necessario suddividere la fascia demaniale in aree omogenee, poiché presentano caratteristiche differenti, per ognuna di esse si sono individuate azioni diverse. L’AREA A: Punta Tipa, favorire una fruizione compatibile della costa, anche attraverso la realizzazione del parco urbano di Punta Tipa, progetto in fase di rielaborazione, garantendo mantenimento degli elementi di valore ambientale come la Calendula. Valorizzare altresì gli edifici storici esistenti. L’AREA B: Lungomare nord di Trapani, costituito da spiagge basse e sabbiose che rappresentano il “Waterfront” urbano di una parte della città, richiede rilevanti interventi di riqualificazione. Questa Amministrazione ha ottenuto due decreti di finanziamento con il progetto “Qualità dell’abitare” per il quartiere Cappuccinelli per complessivi 30 milioni di euro. Segue il recupero dell’ex mattatoio e lo spostamento del CCR nella zona industriale. In detta zona il PUDM persegue la sostenibilità della fruizione dell’area, riducendo gli impatti, pur assicurando elevati livelli di fruizione di un’area ad alta vocazione balneare. L’AREA C: Città Storica, si sviluppa a ridosso della porzione più storica dell’abitato di Trapani, fino al confine con l’area demaniale nazionale (Torre di Ligny). Il Piano intende salvaguardare i valori storici e ambientali dell’area, favorendo nel contempo un aumento della fruizione sostenibile.Le soluzioni proposte partono, in primo luogo, dalla valorizzazione accessi esistenti (scalette esistenti). La fruizione del mare adotta soluzioni (piattaforme prendisole) che richiamano, in una versione più sostenibile ambientalmente e architettonicamente, quelle che storicamente avevano caratterizzato l’area (bagni storici su palafitte). L’AREA D: Salinagrande, corrisponde alla porzione litoranea che si sviluppa tra l’area di Riserva naturale e la zona di Marausa. All’interno dell’area ricadono i moli storici San Francesco e Uccello Pio con funzione di approdo. Il Piano prevede l’insediamento di strutture leggere, punti di ristoro, nonché la conferma di attrezzature a servizio della natazione. L’AREA E: Marausa, corrisponde alle porzioni litoranee in corrispondenza della frazione di Marausa dove è presente la Torre e alta presenza edificatoria abusiva. Il Piano richiama e risulta coerente con il progetto di realizzazione di un percorso naturalistico di connessione Saline di Trapani – San Teodoro, già presentato alla Regione.Si prevede l’insediamento di stabilimenti balneari, punti di ristoro, ed aree al servizio della natazione. Infine, altra tematica affrontata è stata quella della dividente demaniale che non rispettava più lo stato dei luoghi. Sono state proposte delle revisioni agendo nelle zone dove risulta addirittura nullo il libero passaggio per la fruizione del mare, in prossimità del capoluogo, proponendo di escludere ampie porzioni soprattutto di viabilità esistente. Queste superfici sono state escluse dalla pianificazione rimanendo in attesa dell’approvazione della proposta da parte della Regione. “L’adozione del PUDM – dichiarano il Sindaco Tranchida e l’Assessore Pellegrino – rientrava tra i punti programmatici di questa amministrazione comunale, oggi al traguardo”. 

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