83 ettari di terreno coltivabile, appartenenti alla Banca della Terra, sono stati assegnati tramite il secondo bando appositamente emanato dalla Regione Sicilia. Si tratta di tre lotti, due nel trapanese (Calatafimi – Segesta e Trapani) e uno a Melilli, in provincia di Siracusa, affidati in regime di concessione ventennale ad imprenditori ed agricoltori under 41.
Come previsto dal bando, i giovani imprenditori agricoli sono chiamati alla valorizzazione dell’ambiente rurale e della biodiversità attraverso progetti di sviluppo innovativi, compresa la diversificazione dell’attività che, oltre ad agricola, può essere anche agrituristica, didattica e sociale.
Nello specifico, i terreni assegnati saranno utilizzati per l’allevamento di razze autoctone di bovini e dell’ape nera siciliana, per la coltivazione di piante aromatiche, grani antichi siciliani, cereali e leguminose tipiche della Sicilia ed anche per la realizzazione di un agricampeggio.
Dopo i 430 ettari di terreno assegnati con il primo bando, altri 449 erano stati messi a disposizione per questa seconda trance. Ma la maggior parte di essi, ben 14 lotti di terreno, non sono stati assegnati per mancanza di richieste che potessero soddisfare i requisiti del bando.
Erano infatti ammessi a partecipare al bando giovani, residenti da almeno un anno nella Regione Siciliana, sia in forma singola che associata, che non risultassero già proprietari o titolari nelle varie forme di un diritto reale di godimento di terreni agricoli.
Viste le difficoltà riscontrate, il terzo bando, su cui la Regione sta lavorando, potrebbe essere impostato diversamente dando sempre priorità alle nuove attività ma lasciando spazio, in assenza di queste, anche a chi possiede già dei lotti.