Ricomincia la battaglia per la salvaguardia dell’ospedale di Salemi dopo che il piano di riordino della rete ospedaliera regionale ne ha previsto il ridimensionamento ulteriore.
Qualche anno fa furono raccolte diecimila firme per chiederne il mantenimento. Di recente sono stati chiusi gli ultimi due servizi attivi, Urologia e Chirurgia.
Si è quindi formato un comitato a difesa dell’ospedale.
“Il comitato – precisa Adelaide Terranova (nella foto) – è mobilitato e resisterà ad oltranza in difesa dell’ospedale, pretendendo che non venga interrotto e sia invece assicurato il diritto alla salute in un territorio sismico.
In questo tempo di paura e di incertezza, anche a causa della pandemia, la presenza di un complesso ospedaliero attrezzato e funzionante come il nostro, può e deve realizzare il diritto alla salute.
L’ospedale deve essere una garanzia ed un supporto alla popolazione che non muore solo per il Covid, ma anche per altre patologie, per la mancanza di posti letto e di assistenza”.
Il comitato chiede che il “Vittorio Emanuele III” torni ad essere un centro sanitario d’eccellenza.
“Non è pensabile – conclude la Terranova – che sia utilizzato alla stregua di una guardia medica”.
Intanto, il direttore generale dell’Asp di Trapani ha annunciato la volontà di rivedere l’organizzazione ospedaliera in provincia.
Adelaide Terranova