“Basta, non è possibile che Ragusa continui ad essere l’eterna Cenerentola siciliana, trascurata da tutti i governi regionali, questo soprattutto. Anche se i progetti irrigui del Pnrr, sonoramente bocciati da Roma per inadempienze dei consorzi di bonifica, fossero andati in porto, a Ragusa sarebbero arrivate appena le briciole”.
Lo afferma Stefania Campo, deputata del M5S all’Ars, che sottolinea l’ennesimo schiaffo dato alla sua provincia di appartenenza dall’esecutivo Musumeci.
“Spulciando tra le carte – afferma la deputata – non possiamo non notare come il consorzio di bonifica ragusano (il cui commissario, come quelli di tutti gli altri consorzi, è espressione diretta di questo governo regionale) sia stato capace di presentare la miseria di un unico progetto, per un importo di 3, 3 milioni di euro sui 422 richiesti. In pratica, se a Roma fosse miracolosamente scattato il verde per i progetti, a Ragusa sarebbe arrivata una miseria, appena lo 0,78 per cento delle somme richieste. E questo a fronte di consorzi che avrebbero fatto la parte del leone, come quello di Catania, che ha presentato progetti per 133 milioni di euro o quello di Agrigento con progetti inviati nella capitale per 120 milioni di euro”.
“Ora mi chiedo – continua Campo – come possa accadere tutto ciò, considerato che Ragusa è il fiore all’occhiello della Sicilia per produzione agricola, per allevamento, ortofrutta e via discorrendo. E ciò non accade solo in ambito agricolo, ma anche per il settore aeroportuale, quello culturale e turistico-ricettivo per la rete ferroviaria e per ogni comparto che meriterebbe sostegno e invece riceve, quando le riceve, solo elemosine”.